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Ritratto di Augusta Giulio-Claudia c.d. Livia
White marble, height 31 cm
609
Santo Varni 1888, Decreto 3-5 marzo 1 Liguria/ GE/ Genova
analisi stilistica
Il ritratto può rientrare per tipologia dell'acconciatura nel tipo "schlichten" di Antonia Maior; il ritratto potrebbe risalire al periodo 37-39 d.C. quando Antonia, come Augusta, ricevette particolari onori dal nipote Caligola; a questi anni riconduce anche la resa stilistica delle superfici e la lavorazione della capigliatura. Le fonti storiche raccontano che Livia andò in sposa al futuro primo imperatore di Roma a 18 anni, con un matrimonio e due figli alle spalle. Ebbe un ruolo importante nella vita politica di Augusto anche se alcuni autori antichi la accusano di aver ucciso tutti i discendenti e Augusto stesso. Rinvenuto nel secolo XIX negli scavi della città di Luni (forse dal foro), il ritratto proviene dalla vendita all'asta della collezione dello scultore Santo Varni, acquistato nel 1887/88 dal Comune di Genova. La testa, con un restauro ottocentesco, fu tagliata per meglio adattarla alla base moderna, ma, come per il così detto Caligola, doveva terminare a cono rovesciato per permetterne l'inserimento in una statua. Le caratteristiche di questa testa consistono in una forte idealizzazione del volto, sottolineata dalla leggera torsione della testa e da una certa mancanza di forti elementi fisionomici, resa più evidente dalla perdita del naso che, nel caso di Livia - noto per la forma aquilina - sarebbe stato determinante. Il volto in marmo bianco è triangolare, allargato alle tempie e sormontato da una pettinatura a scriminatura centrale con il diadema e la benda di lana bianca, segni di dignità sacerdotale e potere. Gli attributi, come diadema e infula, sono propri della ritrattistica di Livia, Antonia Minor, Agrippina Maior. È evidente che si è in presenza di un ritratto imperiale volutamente idealizzato. L'attribuzione a Livia si basa proprio sulla presenza del diadema e della benda di lana, riservati a sacerdoti e imperatori: Livia infatti, ottenne il titolo di Augusta e di sacerdotessa del Divo Augusto nel 14 d.C.
Sculpture
I 37 - 39
609
31 cm
Italia
Second Floor
La Spezia, Luni, Varni Collection
Portrait in white marble from Luni, province of La Spezia, 1st century AD, Varni collection.
Slightly turned to the right, the face is triangular, widening at the temples and crowned by a hairstyle parted down in the middle, with a diadem and the white wool band reserved to priests and emperors. Displayed on the first floor of the museum, it was traditionally known as the “purported Livia”, bride of Augustus. Scholars ascribe the portrait to Antonia Minor, grandmother of Caligula, still in the Julio-Claudian period. It is thought to have been made between 37 and 39 AD when her nephew Caligula granted her special honours as Augusta.