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Stele di Zignago
Copper Age, middle of the 3rd millennium b.C.
Sandstone, 108 x 37 x 24 cm
329
1827 Liguria/ SP/ Zignago
analisi stilistica
Pur mancando raffigurazioni di elementi datanti, la stele rientra tipologicamente a quelle attribuite all'età del Rame, forse del tipo B della classificazione di Ambrosi. Si tratta forse di figure di antenati-eroi posti a segnalare pascoli, giacimenti di materie prime o percorsi importanti durante l’età dei metalli. Quest’epoca è caratterizzata da profondi cambiamenti tecnologici, sociali ed economici: la scoperta e l’utilizzo degli oggetti in metallo, la diffusione della pastorizia intensiva con la pratica di incendiare la foresta per ricavare pascoli e l’affermazione di clan e altri gruppi formati da consanguinei di cui troviamo le sepolture in grotticelle o tombe monumentali. Studi recenti pongono il fenomeno delle statue-stele in relazione con lo sviluppo di nuove forme economiche (pastorizia d'altura) e la diffusione di gruppi umani per i quali poteva risultare importante segnalare alcuni elementi del territorio di rilevante valenza all'interno della società del tempo. Durante l'età del Ferro la stele ha ricevuto un'iscrizione nella quale in passato è stata letta una formula onomastica etrusca (Mezio dei Nemusii) o un toponimo celtico (santuario di mezzo). Recentemente si preferisce sottolineare il tipo di alfabeto all'interno di un'area linguistica leponzio-ligure con un'interpretazione che, seppur controversa, sembra orientata a riconoscervi una formula onomastica. Il corpo è costituito da un lastrone di forma quasi rettangolare; la testa è separata dal tronco da una gola bassa e larga; il volto è ricavato abbassando la superficie in una forma circolare dalla quale emergono il naso triangolare e le due pastiglie che costituiscono gli occhi. Le caratteristiche antropomorfe sono quindi ridotte al minimo e mancano pure i simboli sessuali e le armi.
Sculpture
Eneolitico - III millenio a.c 3000 - 2001
329
108 37 cm
Italia
Scoperta il 29/12/1827 in occasione di uno scavo sulla riva sinistra del canale di Novà, nel territorio fra Zignago e La Rocchetta (SP)
In state storage (inv. no. 1911 329)
Villa di Novà, Zignago, La Spezia, 1827
The Sandstone stele found in 1827 in Zignago (La Spezia) together with another 52 works sculpted between the Copper Age and the Iron Age. It has an anthropomorphic shape: eyes and a nose are carved into the head and the body lacks any anatomical features or depictions of weaponry as can be found on other stelae from the Lunigiana area. These may be figures of hero-ancestors placed to mark fields, raw material deposits or pathways during the metal ages, an era marked by profound technological, social and economic change: the discovery and use of metal objects, the spread of Sheep-farming with its practice of burning forest to obtain pasture, and the establishment of clans and other groups formed by blood relatives, whose burials are found in caves or monumental tombs.
Around 2,500 years ago, the right-hand side of the stele was carved with Etruscan lettering: the word MEZUNEMUNIUS can be read from top to bottom, probably in a Ligurian language.