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Nampeyo bowl
D'Albertis Enrico Alberto 1932
Nampeyo
XIX - 1891 - 1900
C.D.A.1380
Tipo di misura: altezza; Unità di misura: cm; Valore: 7; Tipo di misura: diametro; Unità di misura: cm; Valore: 16
Arizona (U.S.A.)
L'argilla era raccolta sotto le mesas dove abitano gli Hopi e setacciata per eliminare le pietrine così da ottenere un'impasto molto fine. Successivamente veniva mescolata con acqua e modellata a colombino, tecnica con cui si realizzano cordoli di argilla poi sovrapposti a spirale e pressati per formare il pezzo. L'oggetto veniva levigato a mano con frammenti di ceramica o con raschiatoi di zucca. Quando il vaso era essiccato si lisciava la superficie con una pietra morbida e con una più dura per levigarla, dipingendola con pigmenti vegetali. La cottura si realizzava mettendo sul terreno sterco essiccato di mucca o pecora ricoperto da un cumulo di frammenti metallici e di ceramica, su cui erano posizionati i vasi. Il tutto veniva ricoperto con altri frammenti di ceramica e di sterco. La cottura dei vasi durava tutta la notte.
Contenitore per stufato. Cerimonie/danze/matrimoni/nominazioni di bambini.
Terracotta bowl with a slightly convex bottom and a small side grip. Internally it is painted with geometric motifs known as the ‘storm motif’ and with the stylised figure of a bird, possibly a road runner (Geococcyx californianus), coloured in brown and orange on a cream background.