La Belle époque – il periodo che va dagli anni '80 dell’Ottocento fino alla tragica esperienza della Prima guerra mondiale – è un arco di tempo felice e dinamico per Genova, un fiorire di eventi espositivi, culturali e di trasformazioni senza precedenti: tra il 1890 ed il 1905 urbanisticamente il centro città viene rivoluzionato. La struttura portuale risultò mediamente all’altezza delle esigenze del traffico e dell’impatto della “Grande emigrazione” (vi s’imbarcarono 1.922.968 persone, il 61% del totale nazionale dell’emigrazione di quegli anni) a seguito dall’ampliamento del porto, grazie alla donazione di 20 milioni di lire del Marchese Raffaele De Ferrari. Altre importanti realizzazioni furono il nuovo Ponte Federico Guglielmo e la prima stazione marittima, l’impianto ferroviario della Darsena, i collegamenti con le calate e la stazione di S. Limbania, i Magazzini generali nell’ex Molo vecchio, i Bacini di carenaggio ed i Silos granari. Via Carlo Alberto (ora via Gramsci), la maggiore arteria commerciale, venne allargata e collegata alla Foce con la passeggiata di Circonvallazione a mare (1890-94). I portici e la zona di Sottoripa, in forte degrado, sono sottoposti a restauro. Il progetto più ambizioso è la realizzazione di via XX Settembre e la sua prosecuzione per creare continuità con gli ex comuni incorporati del levante e della Valbisagno (1892-1902). Ulteriore collegamento con il levante è l’apertura di Corso Italia (1909-15).
Ancora nel 1914, Genova propone un’importante esposizione tematica dedicata all’economia marittima e al contributo degli Italiani al progresso mondiale. Il periodo coincide con la fondazione del Genoa e la sua preminente importanza pioneristica e storica nella nascita e diffusione del calcio in Italia. I primi trofei storici della storia calcistica italiana, tra cui la Challenge Cup del 1898, prima in assoluto, recuperata a Miami dopo essere scomparsa per oltre un secolo, sono esposti nel Museo del Genoa. I successi della società Genoa nel football, ma anche in atletica e waterpolo, nonché l’impegno personale di molti suoi soci in altri sport (ciclismo, canottaggio, pugilato, tennis, nuoto), in campo finanziario, culturale e filantropico, contribuiscono all’affermarsi della città nel contesto nazionale