Plinio Nomellini "Inaugurazione del Monumento ai Mille"

Plinio Nomellini "Inaugurazione del Monumento ai Mille"

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Titolo dell'opera:

Inaugurazione del Monumento ai Mille

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Plinio Nomellini (Livorno, 1866 - Firenze, 1943)

Tecnica e misure:

Olio su tavola, 39 x 44 cm

Inventario:

Dip/205

Acquisizione:

Plinio Nomellini 1916 Genova

Autore:

Nomellini, Plinio Livorno 1866 - Firenze 1943

Descrizione:

Il dipinto documenta il clima di trepidante attesa e di esaltazione patriottica intorno all’inaugurazione del Monumento ai Mille. L’artista raffigurò il momento in cui veniva rimosso il grande telo rosso che copriva l’opera di Baroni e appariva l’Eroe che pareva risorgere. È il pittore Antonio Discovolo a riferire le circostanze della creazione di questo dipinto di piccole dimensioni, descrivendo un Nomellini che, nel momento stesso in cui Gabriele d’Annunzio pronunciava il suo discorso, strizzava sulla tavolozza qualche colore estratto da una scatoletta, vi intingeva le dita e cominciava a tracciare macchie di colore rosso, blu e giallo su una tavoletta, pulendosi ogni volta il dito sulla fodera della giacca del pittore Eugenio Olivari, che cercò ripetutamente di fargli utilizzare un fazzoletto.<br>Ulteriori testimonianze della giornata sono offerte dal cospicuo materiale fotografico realizzato per l’occasione. La tela raffigura l'inaugurazione del monumento ai Mille nel quartiere genovese di Quarto.

Epoca:

-

Inventario:

Dip/205

Misure:

39 44 cm

Provenienza:

Dono dell'autore, 1916

 

 

Il dipinto documenta il clima di trepidante attesa e di esaltazione patriottica intorno all’inaugurazione del Monumento ai Mille. L’artista raffigurò il momento in cui veniva rimosso il grande telo rosso che copriva l’opera di Baroni e appariva l’Eroe che pareva risorgere.

È il pittore Antonio Discovolo a riferire le circostanze della creazione di questo dipinto di piccole dimensioni, descrivendo un Nomellini che, nel momento stesso in cui Gabriele d’Annunzio pronunciava il suo discorso, strizzava sulla tavolozza qualche colore estratto da una scatoletta, vi intingeva le dita e cominciava a tracciare macchie di colore rosso, blu e giallo su una tavoletta, pulendosi ogni volta il dito sulla fodera della giacca del pittore Eugenio Olivari, che cercò ripetutamente di fargli utilizzare un fazzoletto.

Ulteriori testimonianze della giornata sono offerte dal cospicuo materiale fotografico realizzato per l’occasione.