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Paravento con la battaglia di Yashima
ambito giapponese
Kyō-Kanō 京狩野派 (Kyō-Kanō-ha)
dipinto
1601 - 1650 - XVII
P-1393
Unità di misura: cm; Altezza: 175; Larghezza: 360
Giappone
inchiostro, colori e foglia d'oro su carta
La Rinascita della Pittura Giapponese. Vent'anni di restauri al Museo Chiossone di Genova - Genova, Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone - 28/02 - 29/06 2014
Il paravento si accompagna a un secondo, rappresentante la battaglia di Ichinotai.
Esposti ininterrottamente per 37 anni presso l'Accademia Ligustica, questi furono smembrati e divisi in dodici pannelli intelaiati negli anni 1962-1964. Tutte le pubblicazioni uscite tra il 1905 e il 1977 riferiscono l'attribuzione alla Scuola Tosa e la datazione al XIV secolo, mancando però di giustificazioni storico-critiche e analisi stilistiche.
I due byōbu del museo fanno parte del gruppo di paraventi raffiguranti le tre principali guerre Genpei (Ichinotani, Yashima e Dannoura) commissionati dai membri dell'aristocrazia militare ai pittori Kanō tra la fine del XVI secolo e la prima metà del XVII secolo. Paravento costituito da sei ante mobili con cornice in lacca nera, bordura in broccato con disegni di steli recisi su fondo blu scuro e bordino in fondo avorio con piccole girali e tesori sparsi. I cardini sono in metallo inciso, cesellato e argentato. La fodera posteriore è in carta con motivo suzumegata. Le ante ospitano, senza soluzione di continuità, una rappresentazione della battaglia di Yashima. L'evento bellico è raccontato attraverso un'ampia veduta panoramica con valli, edifici e specchi di mare. Su questo scenario si dipana una complessa ma dettagliata narrazione. Numerosi sono gli aneddoti ripresi dal Romanzo degli Heike che arricchiscono il racconto. Nella prima anta si riconosce il sovrano fanciullo Antoku a bordo di una delle navi ancorate nello stretto, dove i Taira attendevano che i Minamoto li attaccassero dal mare. Nella seconda e terza anta è raffigurato l'eroe più celebre della battaglia, Nasu no Yoichi, un guerriero del clan Minamoto che accettò la sfida dei Taira e, lanciato il cavallo al galoppo in mare, con una sola freccia trapassò un ventaglio rosso che gli avversari avevano appeso all'albero maestro di una delle loro navi.