Venerdì 10 marzo è stata consegnata al Laboratorio Lapidei dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze il gruppo statuario della regina Margherita di Brabante, capolavoro assoluto di Giovanni Pisano (datato circa al 1313) già presente nella chiesa genovese di San Francesco di Castelletto, scomparso durante la demolizione del complesso monastico (1818-20), fortunosamente ritrovato nel giardino della villa Duchessa di Galliera di Voltri e trasferito nei Musei Civici genovesi.
Attualmente è esposto nel Museo di Sant’Agostino, ma da qualche tempo il prodigioso gruppo della regina con i due angeli che la sorreggono, o, meglio, che la aiutano a sollevarsi dal sepolcro, è assente alla vista dei visitatori. Questo perché il "nostro" gruppo scultoreo ha un po’ viaggiato, poiché è stato esposto nella mostra dedicata all’imperatore Carlo IV (nipote di Margherita) a Praga e a Norimberga, dove è stata ammirata complessivamente da quasi duecentomila visitatori.
Con l’opera di Giovanni Pisano assommano ora a tre le opere che sono state affidate all’OPD di Firenze e costituiscono i capolavori più importanti che punteggiano la storia medievale genovese.
In ordine cronologico di consegna si tratta del Pallio di San Lorenzo, del Sacro Catino e del gruppo sopra citato.
Ben volentieri un istituto di restauro di rinomanza mondiale si è preso la responsabilità di impegnarsi in tali complessi lavori. Oltre al consolidato rapporto di fiducia che lega i musei genovesi all’OPD, questa attenzione testimonia l’importanza internazionale di questi oggetti , che torneranno quindi in mostra, splendidamente restaurati, nei prossimi mesi.
Per la “Margherita” si ipotizza un soggiorno fiorentino di un paio di mesi, così come per il Sacro Catino, che ritornerà nel Museo del Tesoro della Cattedrale, mentre il Pallio potrà essere esposto nuovamente, dopo molti anni, entro fine 2017.
Vale infine la pena di sottolineare che questi tre capolavori rappresentano snodi cruciali per la storia di Genova, rappresentando il Sacro Catino l’exploit genovese della prima crociata e l’affacciarsi prepotente della città nel vasto contesto mediterraneo, il Pallio di San Lorenzo l’accordo con l’Impero bizantino del 1261 che consentì a Genova di spiccare quello che nella storia si definisce “il volo del grifo”: una supremazia commerciale mediterranea ed europea contrastata dalla sola Venezia, mentre il marmo sublime di Giovanni Pisano rappresenta una delle opere scultoree più importanti nella storia dell’arte: ed è, come tutto ciò che i nostri musei espongono, di tutti i genovesi.
Attualmente è esposto nel Museo di Sant’Agostino, ma da qualche tempo il prodigioso gruppo della regina con i due angeli che la sorreggono, o, meglio, che la aiutano a sollevarsi dal sepolcro, è assente alla vista dei visitatori. Questo perché il "nostro" gruppo scultoreo ha un po’ viaggiato, poiché è stato esposto nella mostra dedicata all’imperatore Carlo IV (nipote di Margherita) a Praga e a Norimberga, dove è stata ammirata complessivamente da quasi duecentomila visitatori.
Con l’opera di Giovanni Pisano assommano ora a tre le opere che sono state affidate all’OPD di Firenze e costituiscono i capolavori più importanti che punteggiano la storia medievale genovese.
In ordine cronologico di consegna si tratta del Pallio di San Lorenzo, del Sacro Catino e del gruppo sopra citato.
Ben volentieri un istituto di restauro di rinomanza mondiale si è preso la responsabilità di impegnarsi in tali complessi lavori. Oltre al consolidato rapporto di fiducia che lega i musei genovesi all’OPD, questa attenzione testimonia l’importanza internazionale di questi oggetti , che torneranno quindi in mostra, splendidamente restaurati, nei prossimi mesi.
Per la “Margherita” si ipotizza un soggiorno fiorentino di un paio di mesi, così come per il Sacro Catino, che ritornerà nel Museo del Tesoro della Cattedrale, mentre il Pallio potrà essere esposto nuovamente, dopo molti anni, entro fine 2017.
Vale infine la pena di sottolineare che questi tre capolavori rappresentano snodi cruciali per la storia di Genova, rappresentando il Sacro Catino l’exploit genovese della prima crociata e l’affacciarsi prepotente della città nel vasto contesto mediterraneo, il Pallio di San Lorenzo l’accordo con l’Impero bizantino del 1261 che consentì a Genova di spiccare quello che nella storia si definisce “il volo del grifo”: una supremazia commerciale mediterranea ed europea contrastata dalla sola Venezia, mentre il marmo sublime di Giovanni Pisano rappresenta una delle opere scultoree più importanti nella storia dell’arte: ed è, come tutto ciò che i nostri musei espongono, di tutti i genovesi.