Giovanni Pisano "Margherita di Brabante"

Giovanni Pisano "Elevatio corporis di Margherita di Brabante"

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Titolo dell'opera:

Margherita di Brabante, regina dei romani, sollevata al cielo da due angeli

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Giovanni Pisano (Pisa, circa 1248 - Siena, circa 1315)

Tecnica e misure:

Marmo di Carrara, 78 x 116 x 47 cm

Inventario:

PB 2100

Acquisizione:

Duchessa di Galliera Genova

Autore:

Pisano, Giovanni Pisa, 1245 - Siena, 1319

Descrizione:

Il gruppo dell'elevatio animae di Margherita di Brabante è una delle sculture medievali più celebri. Venne commissionata a Giovanni Pisano, il più importante scultore dell’epoca, dall’Imperatore Enrico VII come tributo all’adorata moglie Margherita di Brabante che morì a Genova all’età di 36 anni la notte del 13 dicembre 1311. Il monumento funebre fu eretto nella chiesa di San Francesco di Castelletto e collocato nell'abside. Successivamente alla fine del XVI secolo (ante 1602) fu smembrato e reimpiegato nella cappella di San Francesco della stessa chiesa. Con la demolizione dell'edificio sacro agli inizi del XIX secolo, il gruppo fu trasferito dalla famiglia Brignole Sale a villa Duchessa di Galliera di Voltri dove rimase fino agli anni '70 dell'Ottocento, quando fu riscoperto da Santo Varni. Frammento del monumento funebre di Margherita di Brabante, in cui è rappresentata l'elevatio animae. Il corpo glorioso della regina, che rivolge lo sguardo al cielo, è sollevato da due da due angeli acefali.

Epoca:

-

Inventario:

PB 2100

Misure:

73,5 64 30,5 Misure angelo destro: 68.3 x 24.5 x 33.5 cm (h x L x P). Misure angelo sinistro: 78 x 29.7 x 33.8 cm (h x L x P). cm

Provenienza:

Italia

Provenienza:

Complesso conventuale di San Francesco di Castelletto, demolito fra il 1805 e il 1810

 

Questo frammento di monumento funerario è un opera d’arte affascinante, intensa e moderna. Rappresenta la più originale e libera scultura europea del XIV secolo (1313 circa) e venne commissionata a Giovanni Pisano, il più importante scultore dell’epoca, dall’Imperatore Enrico VII come tributo all’adorata moglie Margherita di Brabante che morì a Genova all’età di 36 anni la notte del 13 dicembre 1311 e venne subito venerata come santa. Si conosce molto poco di questo monumento originale che si trovava nella chiesa di San Francesco di Castelletto che venne demolita assieme al convento agli inizi del XIX secolo.
Il monumento era imponente, innovativo e toccante, ma purtroppo ne rimangono pochi frammenti. Da questi si deduce un nuovo concetto: la regina viene portata in paradiso con un intenso sguardo di speranza che non ha precedenti nell’arte e rimanda ai versi della Divina Commedia di Dante.
Corpo e anima si congiungono subito dopo la morte, come si conviene ai santi, e la regina, dischiusa la bocca sorridente come ritornando a respirare, guarda in alto colma di speranza in Dio.

 

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