Lucio Fontana "Piatto savonese",1958

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Titolo dell'opera:

Piatto savonese

Acquisizione:

Maria Cernuschi Ghiringhelli 1989

Tipologia:

scultura

Epoca:

1958 - 1958 - sec. XX

Inventario:

625

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 4,5; Diametro: 47

Tecnica:

terracotta incisa con buchi

Ultimi prestiti:

Astrattismo in Italia nella raccolta Cernuschi Ghiringhelli - Villa Croce, Genova - 1985

Descrizione:

Il Piatto testimonia l'interesse per Lucio Fontana nei confronti di un materiale duttile come la ceramica e il suo legame per l’ambiente albisolese, dove ha vissuto alla fine degli anni '40. Ad Albisola l'artista ha avuto un piccolo studio dal 1947 al 1960 in Pozzo Garitta ed era solito frequentare la manifattura Mazzotti. Questa scultura, insieme all'opera Uovo nero orizzontale sono state esposte nella prima mostra d’inaugurazione del museo nel febbraio 1985. Questi due lavori (Piatto Savonese e Uovo nero orizzontale) venivano chiamati dall’artista le "Virginie" e riportano, inciso sulla terracotta patinata, il noto segno-gesto, la cifra stilistica dell’artista.

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Flavio Favelli "Specchiera", 2005

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Titolo dell'opera:

Specchiera

Tipologia:

installazione

Epoca:

2005 - 2005 - sec.XX

Inventario:

4042

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 138; Larghezza: 131

Tecnica:

cornice in legno

Ultimi prestiti:

mostra-progetto “Prima sala d’aspetto” - museo di Villa Croce, Genova - 2005
seconda tappa del progetto itinerante "Four Rooms" - museo di Villa Croce, Genova - 2005

Descrizione:

Flavio Favelli pone sullo stesso piano lo spazio fisico e quello mentale realizzando installazioni capaci di agire sulla percezione degli spettatori. L’utilizzo di vecchi oggetti d’arredamento e di uso comune permette l’emergere di emozioni latenti rivelando così gli aspetti più intimi e nascosti della nostra quotidianità. Esposta per la prima volta al museo, in occasione della seconda tappa del progetto “Four Rooms”, Specchiera entra a far parte della collezione di Villa Croce. Gli oggetti che l’artista propone nascono sempre da una singolare interferenza tra qualcosa di esistente e una realtà interiore che si materializza in “oggetti mentali”, modificati per diventare parte della casa e, in qualche modo, “della sua mente”. Specchiera venne collocata sopra il focolare del camino nell’ampia sala d’ingresso di Villa Croce. Lo specchio nero, non potendo riflettere le immagini, crea un gioco di luci e ombre, mostrando un immaginario nascosto e misterioso.

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