Museo d'Arte Orientale E. Chiossone

Indirizzo: Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone - Piazzale Giuseppe Mazzini, 4

Data: da 24/06/2023 a 24/09/2023

 

 

 

Il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone riapre al pubblico con la mostra “La Grande Onda. L’importanza dell’acqua nella cultura giapponese”.
 
L'esposizione viene inaugurata al pubblico venerdì 23 giugno, con apertura serale straordinaria, dopo un periodo di chiusura per lavori di adeguamento strutturale e impiantistico. La rassegna, visitabile fino al 24 settembre, è stata curata da Aurora Canepari e sponsorizzata da Iren.  La mostra ha ricevuto il patrocinio del Consolato del Giappone a Milano. 
 

Il Giappone, circondato dal mare su tutti i lati e con un clima umido e abbondanti precipitazioni, ha sviluppato un rapporto forte e ambivalente con l'acqua: presenza familiare e vivifica quando irriga le risaie e dona una pesca fruttuosa, ma anche terribile minaccia, quando si manifesta con la forza dell’Oceano o delle alluvioni. Nell’arte l’acqua è stata raffigurata in una varietà di soggetti fin dall'antichità, inclusi luoghi famosi, paesaggi e motivi decorativi nelle arti applicate. Soprattutto nella stampa xilografica di fine ‘800, l'acqua è stata la protagonista di un'ampia gamma di opere in cui poter utilizzare e trasmettere il vibrante blu del pigmento Blu di Prussia, di tendenza all’epoca.

L’esempio più famoso è la Grande Onda di Hokusai, opera che ha superato qualsiasi altra immagine esistente per numero di riproduzioni e iconicità. Proprio attorno a questa celebre stampa, di cui il Museo Chiossone conserva un magnifico esemplare, si articola il percorso dell’esposizione temporanea. Dai paesaggi con mari, laghi, fiumi e cascate ai significati simbolici nel buddhismo e nello Shinto, nella cultura giapponese il tema dell’acqua si ritrova in molteplici forme e con diversi esiti. In mostra, oltre 60 stampe ukiyoe a tema acquatico della collezione Chiossone, tra cui i celebri paesaggi di Hokusai e Hiroshige, le scene di vita di città di Kunisada e Yoshitoshi e i soggetti fantastici di Kuniyoshi.

In dialogo coi capolavori dei grandi maestri di periodo Edo (1603-1868), saranno esposte due opere di arte contemporanea dell’artista giapponese Oki Izumi che, confrontandosi con la collezione genovese, si è interrogata sui significati dell’acqua e vi ha donato forma nelle sue sculture in vetro.

 
Il Museo Chiossone vanta la collezione di arte giapponese più grande e importante d’Italia, raccolta dall’artista e incisore genovese Edoardo Chiossone, durante il lungo periodo vissuto in Giappone alla fine del XIX secolo. In posizione sopraelevata e rivolto verso il mare, all’interno del parco storico di Villetta Di Negro, Il Museo è contornato dal verde e inserito nei percorsi panoramici e botanici. Quella di Chiossone fu la prima collezione di arte orientale italiana ad essere aperta al pubblico, nel 1905, nella originaria sede presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti, mentre dal 1971 è esposta nell’attuale edificio, progettato appositamente dall’architetto genovese Mario Labò negli anni ’50.
 
Il Museo Chiossone, chiuso da settembre 2021 per lavori di adeguamento strutturale e impiantistico, viene ora restituito alla cittadinanza nella sua veste rinnovata, pur mantenendo il fascino iconico della struttura architettonica che lo contraddistingue. I lavori di messa a norma, realizzati con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, hanno consentito il recupero della grande terrazza panoramica del Museo, utilizzabile per eventi all’aperto, che consente agli utenti di godere di una straordinaria vista sul centro città e sul porto.
 
Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone
Piazzale Mazzini 4 
16122 Genova
0105577950
http://www.chiossone.museidigenova.it
 
Orari
Dal martedì al venerdì 
9:00 - 19:00
Sabato e domenica
10:00 - 19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
 
Ingresso 
Intero € 5
Ridotto 3 
 
La mostra “La Grande onda. L’importanza dell’acqua nella cultura giapponese” è inclusa nel biglietto d’ingresso.
 
L'evento ha ricevuto il patrocinio del Consolato del Giappone a Milano.
 
Media partner Radio Monte Carlo
 

 

Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce

Indirizzo: Villa Croce - Via Jacopo Ruffini, 9

Data: da 16/06/2023 a 17/09/2023

 

 

 

Rimane aperta  fino al 3 settembre la mostra monografica che, a  cento anni dalla nascita, celebra Wisława Szymborska, la poetessa polacca premio Nobel per la letteratura nel 1906. 
“Wisława Szymborska. La gioia di scrivere”, inaugurata il 15 giugno al Museo d’arte contemporanea Villa Croce di Genova (via Jacopo Ruffini 3) e curata da Sergio Maifredi con le scenografie di Michał Jandura, si avvale della consulenza e la collaborazione scientifica di Andrea Ceccherelli e Luigi Marinelli, docenti di Slavistica rispettivamente all’Università Alma Mater di Bologna e La Sapienza di Roma. La mostra è organizzata dal Comune di Genova, prodotta da Teatro Pubblico Ligure, in coproduzione con IAM Istituto Adam Mickiewicz di Varsavia, con il patrocinio della Fondazione Wisława Szymborska di Cracovia, in collaborazione con Istituto Polacco Roma.
 
Un'esposizione per celebrare il centenario della nascita del  premio Nobel per la Letteratura nel 1996, il cui titolo  prende spunto da una delle poesie più famose dell’autrice. La rassegna comprende 85 collage eseguiti da Szymborska e provenienti da collezionisti privati, tra cui Jarosłav Mikołajewski, poeta e scrittore. Sono le persone a cui Wisława Szymborska li donava in occasioni delle feste, veri e propri collanti d’amicizia che permettono di seguire i suoi percorsi creativi, affini nel linguaggio visuale come nella scrittura. I collage vengono esposti in mostra e alcuni sono riprodotti a tutta parete, un’immagine esplosa cheabbraccia gli spettatori nell’allestimento scenografico e immersivo di Jandura. Il percorso è punteggiato da 100 massime di Wisława Szymborska, estratte dalle sue poesie. Al secondo piano scorrono i pannelli con immagini e scritti sulla vita della poetessa. Al piano nobile del museo troviamo collage originali, il libro di inglese che Wisława illustrò da ragazza, frammenti ingranditi del suo taccuino con l’analisi delle frasi che hanno dato vita a versi celebri, fotografie, lettere d’amore e, quasi un miracolo, dieci poesie inedite, appena ritrovate tra le carte del suo primo marito che fu anche il suo primo editore.
Al terzo piano sono stati disposti documenti e fotografie di viaggio e un film documentario. Woody Allen è virtualmente presente: Szymborska gli ha donato uno dei suoi collage e la regista Katarzyna Kolenda-Zaleska ha ripreso il momento della consegna inserita nel film “La vita a volte è sopportabile. Ritratto ironico i Wisława Szymborska”. Il commento di Woody Allen nel ricevere il collage per lui creato daWisławaSzymborska è stato: “Questo non è come quelle stupide statuette che ricevo per i miei film.” La grande sorpresa sono i dieci componimenti inediti appositamente tradotti in italiano, il particolare più divertente la scimmia portafortuna di Wisława, il momento più emozionante la viva voce di Szymborska registrata nei messaggi della segreteria telefonica, da ascoltare tramite un QR code.
La mostra è quindi concepita come un viaggio nella vita e nell’universo creativo della grande poetessa polacca, abitato non solo dalle poesie ma anche da collage e opere grafiche, mondi che si sono sempre alimentati l’un l’altro e che in questa occasione tornano in dialogo, grazie all’allestimento scenografico di Michał Jandura. Nel percorso della mostra è  esposta anche la ceramica Uovo nero orizzontale di Lucio Fontana, presentata inoccasione dell’evento “Sulla rotta dei capolavori”. Evento speciale è poi lo spettacolo “Ascolta come mi batte forte il tuo cuore. Poesie, lettere e altre cianfrusaglie di Wisława Szymborska” nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale il 17 giugno, ospite del 29° Festival internazionale di poesia “Parole spalancate”, con Maddalena Crippa e Andrea Nicolini, la musica originale eseguita dal vivo da Michele Sganga e la regia di Sergio Maifredi. E sempre a cura di Sergio Maifredi hanno  luogo, venerdì 7 e mercoledì 12 luglio, con inizio alle ore 16.30, le visite guidate  alla mostra. 
 
 
Citata in canzoni e film, di Wisława Szymborska hanno scritto e raccontato in tanti, da Woody Allen a Umberto Eco, da Roberto Saviano a Roberto Vecchioni, che le ha dedicato una canzone, Andrea Camilleri e Jovanotti. Il suo nome è tanto difficile da pronunciare, quanto è facile entrare nelle sue poesie, seguendoun pensiero libero, vivace, allegro, lucido, che descrive i fatti piccoli e grandi che rendono unica ogni giornata “rimettendo al mondo le parole”. Wisława Szymborska frequentò le avanguardie, era amica di Kantor, e fin da giovane si cimentò nel mondo dell’illustrazione, passione che la accompagnò per tutta la vita, come testimoniano i collage che realizzava e spediva agli amici. I collage erano “collanti d’amicizia”, appartenevano alla vita privata, ma qui, accostati gli uni agli altri, rivelano i meccanismi di associazioni d’idee che poi ritroviamo nella sua scrittura. Il corpus fotografico esposto comprende opere dei fotografi Joanna Helander, Adam Golec e Andre Zak.
 
Il rapporto tra la poetessa polacca trovala sua ragione  in  Pietro Marchesani, professore di Polonistica all’Università di Genova, che a Genova trascorse gli ultimi vent’anni della sua vita. A lui  si deve la traduzione dell’opera della poetessa: lavoro iniziato quando in Italia il nome di Wisława Szymborska era pressoché sconosciuto. Ma Wisława Szymborska è legata a Genova anche da un altro caso:  nel 1961, l’editore Silva pubblica Poeti polacchi contemporanei a cura di Carlo Verdiani e quindi a Genova, per la prima volta in Italia, escono sette poesie di Wisława Szymborska, trentacinque anni prima del premio Nobel.
 
Le iniziative dedicate a Wisława Szymborska proseguono in Italia con lo “Szymborska Festival. In una goccia d’inchiostro” a Bologna dal 12 al 14 giugno, organizzato dal Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna, con il patrocinio di Fondazione Szymborska, Comune di Bologna, Istituto Polacco di Roma. Inoltre sono in programma con la mostra “Szymborska: il mondo-collage” dal 27 settembre al 5 novembre al Museo di Palazzo Poggi di Bologna e dal 20 novembre al 15 dicembre allo MLAC - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea di Roma, in entrambi i casi coorganizzato dall’Istituto Polacco di Roma. Infine a Roma dal 20 al 22 novembre avrà luogo il convegno internazionale “Szymborska e:”, coorganizzato da Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali - Sapienza Università di Roma; Istituto Polacco di Roma; Casa delle Letterature Roma; col patrocinio di Fondazione Roma Sapienza, AIS e AIP: studiosi polacchi e italiani indagheranno “Szymborska e:” dove i due punti stanno per poesia, arte, lingua, traduzione e tradizione polacca, italiana, europea.
 
La mostra Wisława Szymborska. La gioia di scrivere è organizzata dal Comune di Genova, prodotta da Teatro Pubblico Ligure, in coproduzione con IAM Istituto Adam Mickiewicz di Varsavia, con il patrocinio
della Fondazione Wisława Szymborska di Cracovia, in collaborazione con Istituto Polacco Roma, Goethe-Institut Genua, Università La Sapienza di Roma – Dipartimento di Studi Europei Americani e Interculturali, Università di Bologna Alma Mater, Festival internazionale di poesia “Parole spalancate”, Genova Capitale italiana del libro 2023, Edizioni Musicali Lumi. Evento ufficiale della Fondazione Wisława Szymborska di Cracovia per il Centenario della nascita di Wisława Szymborska.
 
Sponsor istituzionale del Comune di Genova IREN
 
Orario: mar - ven h 11/18 / sab - dom h 12/19. Lunedì chiuso
Biglietto: intero 5€ - ridotto € 3
 
 
ORARI: 
Giovedì 15 giugno, inaugurazione ore 18.30, ingresso libero su invito fino alle 20
Da martedì a venerdì orario 11-18
Sabato e domenica orario 12-19
Lunedì chiuso
 
BIGLIETTI D’INGRESSO AL MUSEO:
Intero €5
Ridotto €3
 
VISITE GUIDATE
Venerdì 7 e mercoledì 12 luglio, ore 16.30,  visita guidata del curatore Sergio Maifredi 
 

Castello D'Albertis Museo delle Culture del Mondo

Indirizzo: Castello D'Albertis - Corso Dogali, 18

Data: da 07/07/2022 a 15/09/2022

 

 

 

Tanti nuovi appuntamenti arricchiscono le attività estive proposte da Castello D’Albertis. 

A partire dal 7 luglio la Castello Experience – Musei fuori orario per le sere d’estate diventa anche per i bambini, con numerosi incontri pensati per i più piccoli e le loro famiglie.
Ogni giovedì dalle 18, a seguirsi settimanalmente, sono organizzati momenti speciali per scoprire divertendosi ed esplorando le sale del museo, i tesori che qui sono custoditi e le voci delle persone che lo hanno reso un posto unico.
 
Il primo appuntamento vuole “festeggiare” la proroga di Utopia, Mostra Internazionale di Illustratori contemporanei. L’attenzione verrà focalizzata alla sezione “Sweet table”, omaggio alla straordinaria carriera dell’artista britannico David Mc Kee con focus sui suoi personaggi più celebri, dall’elefantino Elmer a King Rollo, da Mr. Ben all’orsetto Paddington. La lettura delle storie da lui inventate e illustrate sarà lo stimolo per provare a diventare giovani illustratori.
 
Giovedì 18 agosto, pronti invece per una spedizione virtuale in uno dei Paesi più affascinanti del Sudamerica  con Scopriamo il Perù, alla ricerca delle figure umane, animali e mitologiche rappresentate nelle collezioni precolombiane del museo. I piccoli partecipanti  potrano cimentarsi con la realizzazione dei tessuti, che potranno creare con le proprie mani utilizzando la tecnica del telaio tradizionale.
L'ultimo appuntamento per il mese di agosto è C’era una volta un Capitano, in programma giovedì 25: una visita esplorativa per per ricostruire l’identikit del Capitano Enrico Alberto D’Albertis, navigatore e scrittore. Un modo per scoprirne i gusti, le passioni, gli hobby, gli amici, le popolazioni che ha incontrato nei suoi viaggi in giro per il mondo. 
 
Costo 7 € a partecipante.
Le visite sono a cura della Cooperativa Solidarietà e Lavoro.  
È richiesta la prenotazione: tel. 0102723820
 

Palazzo Spinola

Data: da 24/06/2022 a 24/06/2022

 

 

 

 
Scoprire Genova è sempre un'emozione unica, soprattutto durante la bella stagione, quando le festività ci permettono di godere di qualche giorno in più di relax. Un'occasione da non perdere per visitare i Musei Genovesi che apriranno straordinariamente le loro porte a turisti e cittadini nella giornata del 24 giugno, Festa di San Giovanni Battista, Patrono della Città.
Di seguito tutti i musei con orari di apertura:  

Venerdì 24 giugno
Musei di Strada Nuova
(9-19)

Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce
(12-19)
Museo di Storia Naturale
(10-19.30)
Castello D’Albertis
(10-18)
Galata Museo del Mare
(10-19, ultimo ingresso alle 18)
Museo di Palazzo Reale
(13.30-19)
Gallerie nazionali di Palazzo Spinola
(14-18)
Villa del Principe
(10-18)
Museo della Lanterna

(10-18)
Casa di Colombo
(10-19)
Museo Via del Campo 29R
(10-13 e 14-19)
Mei - Museo dell'Immigrazione Italiana
(11-18, ultimo ingresso alle 17)
Wolfsoniana
(12-19)
Raccolte Frugone
(9-19)
Galleria d'Arte Moderna
(12-19)
Museo Diocesano
(14.30-18)

Attenzione: il Museo del Risorgimento sarà aperto eccezionalmente per tutta la giornata di giovedì 23 giugno, dalle 9 alle 19, in occasione della mostra Giuseppe Mazzini, profeta del Risorgimento. Sarà invece chiuso venerdì 24, giorno della festa patronale.

 

La Notte dei musei 2022

Indirizzo: Genova

Data: da 14/05/2022 a 14/05/2022

 

 

 

Avete mai pensato di passare una notte al museo? Tra quadri, sculture, collezioni preziose e scoprire ricchezze e antichi segreti? Non stiamo parlando di un celebre film ma della dodicesima edizione della Notte Europea dei Musei che, sabato 14 maggio, accenderà anche la città di Genova con un programma unico e straordinario. Laboratori per bambini e famiglie, concerti, visite guidate, dimostrazioni sportive, letture, sono le meravigliose attività proposte dai Musei Genovesi che renderanno questa notte magica alla scoperta del ricchissimo patrimonio culturale che la città conserva e orgogliosamente lo condivide con il suo pubblico. 
Qui di seguito i Musei che aderiscono all’iniziativa con i relativi programma. 
 
 
Programma 
 
Musei Di Strada Nuova
Dalle 19:30 alle 24
 
Apertura del percorso museale di Palazzo Bianco e Palazzo Tursi dalle ore 19:30 alle ore 24, al termine dell’apertura dei siti per i Rolli Days.
Accesso gratuito.
 
Nel corso della serata, a Palazzo Bianco:
Collegium Pro Musica – Concerto di musica barocca
Ore 20.30 e 22.30
 
Cortile di Palazzo Tursi, ore 21
Rolli Plays – LOWTOPIC suite X Stellare – live sessions
Francesco Bacci DJ set - A cura di Forevergreen in collaborazione con Electropark

Galleria Di Arte Moderna

Dalle 20 alle 23

Quartetto Nanneri:
Yesenia Vicentini, Filippo Taccogna, Teresa Valenza, Carola Puppo
 
Programma:
  • J. S. Bach,
    I Contrappunto dell’Arte della Fuga
  • L. van Beethoven,
    Quartetto  n. 4 in do minore, Op. 18
    Allegro, ma non tanto
    Andante scherzoso, quasi Allegretto (do maggiore)
    Minuetto, Allegretto
    Allegro
  • D. Šostakovič,
    Quartetto n. 8 in do minore, Op 110
    Largo
    Allegro molto
    Allegretto
    Largo
    Largo

Museo Chiossone

17 -19
ONLINE

Incontro laboratoriale

"Le Vie del Giappone - l'estetica del vuoto nelle arti"
Nella cultura giapponese la parola “via” 道 (dō) può indicare la religione, i precetti morali, le arti tradizionali, come la cerimonia del te (chadō 茶道), la calligrafia (shodō 書道), ma anche le arti marziali (budō 武道). In questi contesti approfondiamo il concetto di vuoto “ma” 間, che può essere declinato sia in ambito artistico, che nel pensiero alla base delle arti marziali. Saranno nostri ospiti i rappresentanti di alcune discipline giapponesi che hanno le loro radici nell'ideologia samuraica del Giappone feudale, e di cui possiamo trovare riscontro anche nelle opere d’arte della Collezione Chiossone. 
 
Interverranno:
Marco Panattoni, allievo di Iaidō - Shobukan Dōjō (GE)
Filippo Bonfiglio, istruttore di Kyūdo del dōjō CFFS - KYUDO Cogoleto (GE) della Scuola delle Quattro Foglie, Gazzuolo (MN)
Jonathan Ochoa Yánez, sensei di Kendō e Iaidō ZNKR (Zen Nihon Kendo Renmei)
presidente del dōjō Tenshinkan, Genova
Iscrizioni: l’evento si svolge su piattaforma Google Meet con prenotazione obbligatoria compilando il modulo al link https://bit.ly/3snN770
A questo incontro seguirà un evento organizzato dal Shobukan Dōjō con dimostrazioni sportive di Kendō, Iaidō e Kyūdō, nel Parco di Villetta Di Negro il giorno dopo, 15 maggio, a partire dalle ore 10:00.

Castello D’Albertis Museo Delle Culture Del Mondo

"Una Notte di Utopie"
 
Alle 19 presentazione del percorso per bambini curato dall’illustratrice Giulia Pastorino.
Dalle 19.30, ogni ora, visite guidate alla mostra di illustratori "Utopia" e alla mostra di David Mc Kee e letture per adulti e bambini (gruppi di max. 20 persone). 
I visitatori verranno invitati a scrivere, raccontare e disegnare la loro utopia. I materiali raccolti comporranno una installazione che rimarrà visibile negli spazi del museo.
Iniziativa a cura dei Servizi Educativi dei Musei, di Giulia Pastorino e di Cooperativa Solidarietà e Lavoro.
Aperitivo (€ 10) e possibilità di cena (su prenotazione 010 8681470/3911195836) presso Bon Ton Bistrot 
ore 19.00-23.00
biglietto promo € 3 e visita gratuita

Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola
Apertura straordinaria fino alle ore 22.00


Museo di Palazzo Reale
Apertura straordinaria fino alle ore 22


Palazzo Tobia Pallavicino
Apertura straordinaria fino alle ore 23

Palazzo Lomellino

Apertura straordinaria fino alle ore 22.30

Notti Barocche

Visite guidate tematiche a pagamento

Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti
Visite guidate a cura degli studenti del corso di Didattica dell’Arte alla mostra Omaggio a Orazio De Ferrari (1606 - 1657), a cura di Piero Donati e Giulio Sommariva. 
A partire dalle ore 20.30 apertura straordinaria notturna
Orari delle visite dalle 15.00 alle 17.00 | dalle 20.30 alle 22.30

Galata Museo Del Mare

Orario apertura serale del museo: Dalle 19,00 alle 22,00
Ultimo ingresso ore 21,00
 
Biglietto unico: €12,00 (per eseguire l'attività con i sommergibilisti la prenotazione è obbligatoria, possibilità di utilizzo del biglietto anche il giorno successivo per chi non è riuscito a completare la visita).
Attività speciale :“Racconti dal sottomarino”. Guide d’eccezione sul sottomarino Nazario Sauro per la Notte dei Musei.
Gli ex sommergibilisti dell’associazione CNS componente nazionale dei sommergibilisti incontrano il pubblico a bordo del Nazario Sauro illustrandone le diverse parti, gli strumenti in uso e il principio di funzionamento, raccontando le storie più emozionanti di vita a bordo. 
Attività inclusa nel prezzo del biglietto, (prenotazione obbligatoria) telefonando in biglietteria allo 010 2533555 o scrivendo un’e-mail  accoglienza@galatamuseodelmare.it

Museo di Archeologia Ligure

Grotta dell'Archeologia: apertura per le famiglie per scoprire momenti e sfide della vita nelle grotte liguri durante la preistoria. Parco di Villa Doria (Genova Pegli) ore 16-17 .30.
 
Passeggiata archeologica: percorso attraverso i luoghi della Genova preromana e romana, l’insediamento fortificato sul colle di Sarzano, l’approdo, il foro e i quartieri della Genua antica che si trovano nel cuore della città contemporanea. Appuntamento a Porta Soprana alle 15.30, la passeggiata durerà fino alle 17. Prenotazioni al numero 010 6984045.
Villa Croce 
"Aspettando la Notte dei Musei. Musica al Museo", 
sabato 14 maggio ore 17.30 Janua's trio: Annalisa Del Grosso - violino/Mara Amirfeiz - violoncello/ Lisa Amerfeiz - clavicembalo
 
 
 

Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce

Indirizzo: Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce - Via Jacopo Ruffini, 3

Data: da 04/05/2021 a 05/09/2021

 

 

 

La mostra è prorogata fino al 5 settembre,

Il Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce dedica un’ampia retrospettiva a un grande interprete internazionale dell’astrattismo (arte non oggettiva), l’artista ceco naturalizzato olandese Tomas Rajlich, in dialogo con alcune opere chiave della collezione museale (dall’astrattismo del secondo Dopoguerra alle ricerche percettiviste e preconcettuali degli anni Sessanta, fino all’arte Optical e alla Nuova Pittura - Pittura analitica - dagli anni Settanta e Ottanta).

La mostra, a cura di Cesare Biasini Selvaggi, accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale con contributi di Flaminio Gualdoni e Martin Dostál, presenta attraverso oltre ottanta opere una panoramica inedita del peculiare percorso artistico e della vitalità espressi dalla pittura aniconica.

La mostra è prodotta dal Comune di Genova e realizzata in collaborazione con ABC-ARTE, galleria d’arte  contemporanea di Genova.

La mostra

Dopo la grande stagione astratta degli anni Trenta, negli anni Sessanta e Settanta, all’apice del modernismo, gli artisti  enfatizzarono le qualità,  sia di forma che di contenuto, di quel movimento.  Si può dibattere se l’enfasi di allora sul minimalismo, sulle potenzialità del concettuale e sull’estetica della riduzione non abbia forse provocato un allontanamento tra gli artisti e il loro pubblico. Però è altresì chiaro che questa fase rappresentò non solo una necessità, ma anche un periodo alla cui eredità (ancora oggi vitale) l’arte contemporanea torna a rivolgersi senza soluzione di continuità. Non solo per un’esigenza di ricognizione storico-critica, ma per la riscoperta sorprendente della sua efficacia, delle sue qualità, della sua genialità concettuale e della sua espressività astratta. Una vera e propria miniera di spunti e stimoli a cui attingere per condurre anche oggi una ricerca attuale e vibrante.

E qui non siamo lontani dal titolo della mostra MAKE IT NEW!, ovvero un focus dall’approccio originale sull’inesauribile carica innovativa della pittura aniconica, che ha solcato il XX secolo fino ad approdare ai nostri giorni.

Il percorso espositivo delle opere di Tomas Rajlich, che documentano oltre mezzo secolo di ricerca, parte dagli esordi nella scultura degli ultimi anni Sessanta, per concludersi con i suoi lavori più recenti, con le loro variazioni sull’intensità, la luminosità e la consistenza della pittura stessa, attraverso sensibilissime texture di materia-colore.

Un avvicendarsi di lavori di sala in sala, a confronto e in dialogo con una selezione di preziose opere appositamente allestite di maestri italiani dell’astrattismo, provenienti in gran parte dalla collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce: Getulio Alviani, Rodolfo Aricò, Agostino Bonalumi, Enzo Cacciola, Antonio Calderara, Nicola Carrino, Gianni Colombo, Pietro Consagra, Dadamaino, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Riccardo Guarneri, Paolo Icaro, Osvaldo Licini, Piero Manzoni, Fausto Melotti, Bruno Munari, Martino Oberto, Claudio Olivieri, Arnaldo Pomodoro, Mauro Reggiani, Antonio Scaccabarozzi, Paolo Scheggi, Turi Simeti, Atanasio Soldati, Giuseppe Uncini, Nanni Valentini, Claudio Verna, Gianfranco Zappettini.

Attende il visitatore una successione di dipinti, disegni, sculture non convenzionale come la stessa estetica dell’artista ceco. Il focus sulla ricerca aniconica italiana è stato deciso dallo stesso Rajlich, in relazione agli spazi espositivi di Villa Croce e a quegli artisti che, dagli anni Cinquanta, hanno lavorato in modo più radicale sull’astrazione e sull’uso minimalista del colore. Capiterà così al pubblico di imbattersi, tra gli altri, in lavori come Achrome (1958) di Piero Manzoni, Cementarmato (1960) di Giuseppe Uncini, Uovo nero orizzontale (1961) di Lucio Fontana, Bianco (1967) di Agostino Bonalumi, Tema II e 7 variazioni (1969-70) di Fausto Melotti.

 

INFORMAZIONI

MAKE IT NEW! Tomas Rajlich e l’arte astratta in Italia

Sede: Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, via Iacopo Ruffini 3, Genova

Apertura al pubblico: dal 4 maggio al 22 agosto 2021- Prorogata fino al 5 settembre.

Curatore: Cesare Biasini Selvaggi

Catalogo: Silvana Editoriale

Sponsor: ABC-ARTE, Galleria d’arte contemporanea - Genova

Sponsor tecnici: Boero Colori

Media partner: Rai Cultura 

 

Presentazione stampa: lunedì 3 maggio alle ore 12 su invito

Inaugurazione: lunedì 3 maggio dalle 16.30 alle 19.30 con modalità da definire in base alle normative Covid che saranno in vigore

Orari apertura:  giovedì dalle 15 alle 19; venerdì-sabato e domenica dalle 11 alle 19. 

Biglietteria: biglietto intero: € 5; biglietto ridotto: € 3 (disabili, ultra 65 anni cittadini UE); ingresso gratuito: tutte le domeniche riservato ai residenti del Comune di Genova, bambini e ragazzi fino a 18 anni non compiuti, accompagnatori disabili

È consigliato l’acquisto online del biglietto sul circuito Ticketone (inserire logo con link cliccabile) https://www.ticketone.it/artist/arte-contemporanea-villa-croce/

oppure telefonando al numero +39 010 580069 (giovedì e venerdì, dalle  15 alle 19)

 

Mezz'ora con l'opera

Brevi approfondimenti tematici sulla mostra "MAKE IT NEW! Tomas Rajlich e l’arte astratta in Italia".

 Tutti i giovedì ore 19 /19.30, 20/20.30, 21/21.30. 

 Ingresso + approfondimento: intero 5,00€, ridotto 3,00€, gratuito under 18. 

 Prenotazione obbligatoria (max 5 persone a gruppo):

biglietteriavillacroce@gmail.com

tel: 010 580069

A cura della Cooperativa Solidarietà e Lavoro. 

 

Ci vediamo a Villa Croce? Quattro chiacchere in mostra

Fino al 22 agosto, tutti i mercoledì e i giovedì approfondimenti di circa mezz'ora riguardo un tema prenotato sulla mostra "Make it New! Tomas Rajlich e l’arte astratta in Italia".
A cura della Sezione Didattica del Museo.

Orario: 14.30/15 – 15/15.30 - 15.30/16 – 16/16.30
Compreso nel biglietto di ingresso
Prenotazione obbligatoria (gruppi max 9 persone)

Prenotazioni e info: didatticavillacroce@comune.genova.it

 

Si informa che a partire dal 6 agosto, in ottemperanza all'ultimo decreto legge per il contenimento dell'emergenza Covid-19 è necessario esibire il GREEN PASS.

 

Per informazioni:

www.museidigenova.it

www.tomasrajlichgenova2021.org

info@tomasrajlichgenova2021.org

 

L’artista

Tomas Rajlich (Jankov, Repubblica Ceca, 1940) studia alla Scuola di Arti Decorative e all’Accademia di Belle Arti di Praga. Nel 1967 fonda il gruppo Klub Konkretistů, che si pone nella scia delle neoavanguardie internazionali incarnate da Azimut in Italia, ZERO in Germania e Nul in Olanda. Nel 1968 il suo lavoro conosce un primo momento di visibilità internazionale grazie ala partecipazione alla mostra Sculpture Tchécoslovaque al Museo Rodin di Parigi.

Esiliatosi dalla Cecoslovacchia nel 1969 in seguito all’invasione sovietica, si trasferisce in Olanda, dove diventa docente alla Vrije Academie a L’Aia. L’interesse di Rajlich per la costruzione di opere monocrome su griglie geometricamente regolari viene subito accolto con favore nel clima del concettualismo olandese.

Nel 1974 tiene personali fondamentali da Yvon Lambert a Parigi, da Art & Project ad Amsterdam e da Françoise Lambert a Milano, per molti anni le sue gallerie di riferimento. Nel 1975 è tra i protagonisti, con Brice Marden, Robert Ryman, Gerhard Richter e altri, della memorabile mostra Fundamentele schilderkunst / Fundamental painting allo Stedelijk Museum di Amsterdam, pietra miliare dell’affermazione internazionale della pittura analitica.

Negli anni successivi Rajlich è invitato a esporre in mostre fondamentali come Elementaire Vormen (mostra itinerante, 1975), Fractures du Monochrome aujourd’hui en Europe (Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, 1978) e Bilder ohne Bilder (Rheinisches Landesmuseum Bonn, 1978).

Le tele di Rajlich mostrano un crescente interesse verso il “fondamentale” in pittura, a differenza dei contemporanei minimalisti americani. I suoi primi lavori sono caratterizzati da un aspetto industriale e una qualità modulare – la griglia è la chiave – mentre i lavori maturi di Rajlich mostrano un ragionamento più complesso sull’idea essenziale che la pittura sia un’entità che riflette su sé stessa. I suoi monocromi più recenti esplorano la combinazione dell’impersonale, il gesto e la creativa forza della luce. Sono variazioni sull’intensità, sulla luminosità e sulla facture della pittura, rimanendo allo stesso tempo una chiara pittura fattuale.

Nel 1993 viene organizzata la sua prima retrospettiva a Palazzo Martinengo di Brescia. La sua nazione adottiva, l’Olanda, nel 1994 insignisce Rajlich del prestigioso Ouborg Award per il suo contributo artistico, in occasione del quale il Gemeentemuseum a L’Aia ha inaugurato una seconda retrospettiva. Dieci anni dopo, nel 2005, in occasione del suo sessantacinquesimo compleanno, il museo ospita una retrospettiva sui suoi lavori su carta.

Nella Repubblica Ceca, nel 1998, il Dům umění města Brna organizza un’antologica, mentre nel 2008 la Galleria Nazionale di Praga apre una retrospettiva con 27 grandi tele, cui seguono ancora la personale al Gemeentemuseum a L’Aia nel 2016, nel 2017 al Museum Kampa di Praga e nel 2018 al Museum Boijmans-Van Beuningen di Rotterdam. Rajlich è stato riconosciuto di diritto nel novero delle massime figure della neoavanguardia internazionale.

Dal 1999 al 2002 Rajlich è stato artista di residenza al Centre Georges Pompidou di Parigi che conserva in collezione le sue opere, presenti, tra le altre istituzioni, anche al Centraal Museum di Utrecht, al Musée d’Art et d’Industrie di Saint Étienne, al Musée Cantini di Marsiglia, al Museum Boijmans-Van Beuningen di Rotterdam, al Museum of Modern Art di New York, al National Gallery in Praga, alla Peter Stuyvesant Foundation di Amsterdam, alla National Gallery of Canada in Ottawa, allo S.M.A.K. di Gent, allo Stedelijk Museum di Amsterdam, allo Stedelijk Museum di Schiedam, allo Stedelijk Museum De Lakhal di Leiden, allo Stedelijk Museum Het Prinsenhof di Delft.

Approfondimenti "Autunno BLU" a Villa Croce

Data: da 07/11/2020 a 19/12/2020

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Titolo dell'opera:

Shaka Nyorai, il Buddha Storico Śākyamuni assiso

Autore:

Fujiwara, Tamehide - Tanaka, Iga

Tipologia:

statua

Epoca:

1694 - 1694 - XVII

Inventario:

B-1585

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 96.6; Varie: Altezza con piedistallo: cm 130

Tecnica:

bronzo colato

Descrizione:

Shaka Nyorai è il Buddha storico Śākyamuni. L'appellativo "Nyorai” indica colui che ha raggiunto la completa illuminazione; questa statua rappresenta l'esatto momento in cui Śākyamuni completa il percorso per diventare Buddha e compie il Risveglio. La figura di Śākyamuni che osserviamo si trova nella postura del loto, assiso sul trono costituito da due fiori di loto sovrapposti, uno con la corolla rivolta verso l'alto e uno rivolto verso il basso. Le mani sono atteggiate nella mudrā della meditazione profonda. Questo gesto in sanscrito è chiamato dhyānamudrā e simboleggia il pensiero estatico e contemplativo libero da inquietudini e distrazioni, in cui era immerso Siddharta Gautama quando, raccolto in meditazione sotto l'albero della Bodhi, raggiunse l'illuminazione.
Possiamo quindi dire che questa statua rappresenti l'esatto momento in cui Śākyamuni completa il percorso per diventare Buddha e compie il Risveglio, evento che viene commemorato in Giappone con il Jōdō-e, la festività buddhista che l’8 dicembre commemora l’illuminazione di Buddha Śākyamuni.

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Titolo dell'opera:

Fuso

Acquisizione:

J. Puccio 1927 acquisto

Ambito culturale:

ambito peruviano

Tipologia:

fuso

Epoca:

XIX - 1801 - 1900

Misure:

Unità di misura: cm; Diametro: 1; Lunghezza: 24.1; Varie: Diametro massimo fusaiola cm 2.8

Provenienza (nazione):

Perù

Tecnica:

legno intagliato

Ultimi prestiti:

Mostra d'arte precolombiana e di etnologia americana - Palazzo Ducale, Genova - 1972/1977

Descrizione:

L'oggetto è stato rinvenuto nella località costiera settentrionale di Huaca di Mochumi, nel comune di Mochumi, Provincia di Mochumi, situate nella regione di Lambayeque. Bacchetta di legno scuro con una sola estremità appuntita e fusaiola in terracotta. Una superficie della punta in terracotta è piana, l'altra invece è sagomata.

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Titolo dell'opera:

Fuso

Acquisizione:

J. Puccio 1927 acquisto

Ambito culturale:

ambito peruviano

Tipologia:

fuso

Epoca:

XIX - 1801 - 1900

Misure:

Unità di misura: cm; Diametro: 0.6; Lunghezza: 23.8; Varie: Diametro massimo fusaiola cm 2.8

Provenienza (nazione):

Perù

Tecnica:

legno intagliato

Ultimi prestiti:

Mostra d'arte precolombiana e di etnologia americana - Palazzo Ducale, Genova - 1972/1977

Descrizione:

L'oggetto è stato rinvenuto nella località costiera settentrionale di Huaca di Mochumi, Comune e Provincia di Mochumi, situate nella regione di Lambayeque. Bacchetta di legno scuro con una sola estremità appuntita e fusaiola in terracotta, decorata con incisioni e due motivi geometrici scalari excisi.

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