Ungulati italiani

Ungulati italiani

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Tecnica e misure:

Pelli montate

Tipologia:

Reperto

Provenienza:

Europa occidentale, XIX e XX secolo

Collocazione:

Piano terra, Sala 7 (n. inv. MSNG 3, 663, 665, 667, 669, 670, 679, 680, 682, 683, 684, 688, 689, 693, 694, 695, 700, 702, 704, 706, 708, 1668, 10859, 11601, 27526, 31105, 31116, 31896, 32218, 34340, 38935, 48620, 49345)

Provenienza:

Europa occidentale, XIX e XX secolo

 

Al piano terra del museo, la Sala 7 ospita una grande vetrina panoramica dedicata agli Ungulati italiani. Con questo termine si definiscono i mammiferi erbivori provvisti di zoccoli. Gli Ungulati italiani sono qui inseriti in uno spazio che ricrea l’ambiente di vita con un appropriato fondale pittorico: lo scenario montano ospita due robusti stambecchi, un gruppo di camosci delle Alpi e due camosci d’Abruzzo. Al centro, in primo piano, si vede un gruppo familiare di muflone sardo, presente in Sardegna e nel resto della penisola con numerose popolazioni introdotte. Nella radura retrostante sono esposti un gruppo di cervi, due daini e una coppia di caprioli. Ai margini del bosco, un branco di cinghiali, che sempre più spesso vengono avvistati nei centri urbani. Una curiosità: nelle collezioni del Museo è presente un esemplare di camoscio d’Abruzzo proveniente da Barrea (AQ) dove è stato raccolto nel 1892 e scelto per descrivere la nuova sottospecie d’Abruzzo nel 1899.