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Gli Amanti
Giovanni Segantini (Arco, 1858 - monte Schafberg, 1899)
Charcoal on canvas, 180 x 130 cm
GAM 1562
Luigi Frugone 1953 Genova
Segantini, Giovanni Arco, 1858 - Monte Schafberg, 1899
La tela presenta un abbozzo, in carboncino, di due "Amanti" realizzati da Giovanni Segantini e formalmente legati a due simili giovani presenti nel noto dipinto del 1896 "L'amore alla fonte della vita" (Milano, Galleria d'Arte Moderna).<br>“L’amore giocoso e spensierato della femmina, e l’amore pensoso del maschio allacciati assieme dall’impulso naturale della giovinezza e della primavera”, secondo quanto scrisse lo stesso Segantini nel 1896. Lontani, in apparenza, dalle modalità espressive e dalle esuberanti cromie del pittore proprio perché non terminato, le due figure vennero forse realizzate per il dipinto simbolista "Il Paradiso terrestre", rimasto interrotto con l'improvvisa morte dell’artista.<br>Al museo è inoltre conservato un bel carboncino di Segantini, il "Pastore addormentato" del 1893 circa, proveniente dalla collezione del famoso direttore d'orchestra Arturo Toscanini che lo acquistò durante una vendita di opere appartenenti al pittore Vittore Grubicy De Dragon, che, con il fratello Alberto, era stato il mercato di riferimento dei divisionisti italiani. Tela lavorata a carboncino raffigurante due figure dai morbidi e fluenti volumi, secondo modi vicini al classicismo.
Drawing
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GAM 1562
180 130 cm
Italia
Ground floor, Symbolist Room (inv. no. GAM 1562)
Legacy of Luigi Frugone, 1953
The canvas presents a sketch, in charcoal, of The Lovers made by Giovanni Segantini which is “formally” linked to two similar young people depicted in the well-known painting of 1896, L'amore alla fonte della vita (Milan, Galleria d'Arte Moderna).
"The playful and carefree love of the female, and the pensive love of the male linked by the natural impulse of youth and spring", as Segantini wrote in 1896. The work shows little of the expressiveness and exuberant colours typical of the painter because it is unfinished, the two figures were perhaps made for the symbolist painting Il Paradiso terrestre (The earthly paradise) which was interrupted by the artists sudden death. Entitled Adamo ed Eva (Adam and Eve) it dates from between 1896 and 1899, presenting the two figures, with soft and flowing volumes, in a manner verging on classicism.
The museum also houses a beautiful charcoal by Segantini, the “Pastore addormentato” (Sleeping Shepherd) from around 1893, from the collection of the famous conductor Arturo Toscanini who bought it during a sale of works belonging to the painter Vittore Grubicy De Dragon, who, with his brother Alberto, had been the principal market of the Italian divisionists.