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Nella sala dell'estate, Cerere dea delle messi, in volo accanto a un putto che regge con lei un grande fascio dorato di spighe, prevale sui venti invernali scacciati dalla ninfa delle brezze, Aura, mentre il centro della composizione è ancora dominato dalla figura di Apollo-Sole accompagnato da un leone, questa volta allusivo anche – come già nel salone – al segno dello zodiaco e, dunque, appunto all’estate, in un piacevole gioco di rimandi tra astrologia e celebrazione dinastica.