Il pittor pitocco

Il pittor pitocco tra zingari e vagabondi

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Titolo dell'opera:

Il pittor pitocco

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Alessandro Magnasco (Genova, 1667-1749)

Tecnica e misure:

Olio su tela

Collocazione:

Piano 0;sala 2

 

Il Pittor pitocco, un’opera della piena maturità di Alessandro Magnasco, fu realizzata verisimilmente dopo il suo rientro in patria, avvenuto nel 1735, verso la fine di un'esistenza ricca di peregrinazioni e di esperienze culturali innovative. Si tratta di una sorta di autoritratto simbolico, nel quale l'artista, dipingendo la propria immagine al centro di un gruppo di pitocchi, zingari, bambini cenciosi e soldati, ribadisce una ben precisa scelta di campo per i temi drammatici e antiretorici, maturata durante i suoi soggiorni a Firenze e a Milano e il contatto con la cultura illuminista. Nella scena, brulicante di piccole figure, che sembrano emergere a fatica dall’oscurità, compaiono  personaggi ricorrenti nell’opera del grande pittore, come la zingara che allatta il bambino, lo storpio e i suonatori sul fondo della scena, intenti ad improvvisare un "concertino" di  tono parodistico.