Madonna con il Bambino (J. Van Cleve)

Madonna con il Bambino (J. Van Cleve)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Joos Van Cleve (Cleves, 1485-1540)

Tecnica e misure:

Olio su tavola, 61 x 45,5 cm

Provenienza:

Dal 1961 nelle collezioni per legato di Alessandro Wright

Collocazione:

Genova, Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco, (n. inv. PB 108)

Provenienza:

Dal 1961 nelle collezioni per legato di Alessandro Wright

 

Autore di questa tavola è il pittore anversano Joos Van Cleve, artista assai apprezzato che, tra secondo e terzo decennio del Cinquecento, intrattenne frequenti rapporti con l’Italia e con la committenza genovese realizzando – per tramite di esponenti della nobiltà locale con interessi nelle Fiandre – almeno quattro ancone per chiese della Repubblica: tra queste si impone, per alta qualità tecnica e ricchezza di invenzione, il trittico dell’Adorazione dei Magi della chiesa di San Donato, unica opera di grandi dimensioni rimasta in città.
La Madonna col Bambino di Palazzo Bianco, dipinta per la devozione privata, parrebbe provenire da una “casa Durazzo a Genova”, secondo quanto attestato da una nota inventariale in Museo, non altrimenti documentata.
Un’atmosfera intima, di tenera affettuosità, caratterizza la tavola, che presenta una Vergine elegantissima, con il viso lievemente inclinato e di tre quarti, che tiene in grembo il Bambino addormentato, dalla posa umanissima e il volto paffuto. Maria, con un’espressione di grande dolcezza e grazia a un tempo, tiene fra le dita un ramoscello con un piccolo frutto, dipinto dal pittore con grande virtuosismo nel particolare delle foglie in scorcio, con i bordi illuminati dalla luce. Van Cleve, con una stesura pittorica a leggere velature sovrapposte, raggiunge un particolare effetto smaltato, specie negli incarnati. Inoltre, mostra grande abilità nel dipingere il velo trasparente che incornicia il capo della Vergine, le guarnizioni in oro del suo manto rosso e le rifiniture in pelliccia – secondo la moda fiamminga – dell’abito, nelle quali è possibile scorgere a occhio nudo il sottostante disegno preparatorio.
La scena, avvolta in una luce chiara e limpida, si apre sulla destra verso un profondo paesaggio oltre la finestra: piccoli e ravvicinati tocchi di colore delineano alberi, tronchi secchi e la figura di un viandante a cavallo, mentre in lontananza celesti montagne trascolorano nel bianco-azzurro del cielo; sulla sinistra, invece, una colonna in marmo rosso allude al mondo pagano, il cui peccato viene riscattato dal sacrificio di Cristo.