
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Ritmo
Maria Cernuschi Ghiringhelli 1990
Licini, Osvaldo
dipinto
1933 - 1933 - sec. XX
782
Unità di misura: cm; Altezza: 21; Larghezza: 29
olio su tela incollata su tavola
Museo d'Arte Contemporanea di Genova collezione Cernuschi Ghiringhelli - Villa Croce, Genova - 1991
Osvaldo Licini. Dipinti e disegni - Ascoli Piceno - 1988
Il Milione e l'Astrattismo, 1932 - 1938 - Fermo - 1988
Osvaldo Licini - Acqui Terme - 1985
1930 - 1980 Astrattismo in Italia nella raccolta Cernuschi Ghiringhelli - Villa Croce, Genova - 1985
Annitrenta. Arte e Cultura in Italia - P. Reale, P. Arengario e Galleria del Sagrato (MI) - 1982
O. Licini - Galleria Lorenzelli, Milano - 1982
Anni creativi al Milione 1932 - 1939 - Palazzo Novellucci, Prato - 1980
Lazzari Melotti Licini - Galleria Arte Centro, Milano - 1978
O. Licini - Galleria Civica d'Arte Moderna, Torino - 1968 - 1969
Arte moderna in Italia 1915-1936 - Firenze - 1967
XXXIII Biennale internazionale d'arte di Venezia - Venezia - 1966
Proprietà Evidenti dell'astrattismo - Galleria Minima, Milano - 1963
Mostra collettiva di arte astratta in Italia - Torino - 1935
Licini decide di dedicarsi alla pittura astratta durante i suoi studi a Parigi alla fine degli anni Venti. Grazie ai contatti con il gruppo Abstraction-Création, intorno al 1931 nascono le sue prime opere astratte nelle quali è possibile individuare sia una profonda conoscenza delle ricerche di Kandinsky e di Klee sia una innata sensibilità per la linea. L’artista entra a far parte della cerchia della galleria milanese Il Milione e in una lettera chiarisce l’indirizzo lirico e fantastico della sua ricerca: “Dimostreremo che la geometria può diventare sentimento”. Maria Cernuschi Ghiringhelli, considerata da Carlo Belli la musa e la scopritrice di Licini, si innamorò fin da subito della sua arte e, nel 1942, iniziò la sua “raccolta” di quadri acquistando proprio dei Licini. L’opera Ritmo del 1933, presenta le caratteristiche del Licini astratto e attento alla geometria.
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Sede:
Comune di Genova - Palazzo Tursi
Via Garibaldi 9 - 16124 Genova
C.F. / P.iva 00856930102