Globi celesti, 1688

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Titolo dell'opera:

Globo celeste

Acquisizione:

Palazzo Bianco 1929 - Provenienza

Ambito culturale:

ambito italiano

Autore:

Coronelli, Vincenzo Maria

Tipologia:

mappamondo

Epoca:

1693 - 1693 - XVII

Inventario:

3296

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 150; Diametro: 106

Tecnica:

legno-gesso-cartapesta

Descrizione:

L'uso dei globi celesti rispondeva a due ordini di problemi: l'ausilio alla navigazione e la didattica dell'astronomia. Con i globi olandesi del XVII secolo la sfera celeste diviene occasione di “spettacolo” più che di erudizione. Sulla base della posizione delle stelle, ordinate secondo le diverse grandezze, si dispongono le costellazioni rappresentate con disegni mitologici: dal guerriero Orione, al Sagittario, all'Aquila, ai Gemelli; il globo diventa così “teatro del cielo”. Qui le stelle vengono indicate in latino, in greco e in arabo: un tributo alla lingua madre dell’astronomia.

Il Ghirlandaio, attribuito, "Ritratto di Cristoforo Colombo"

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Titolo dell'opera:

Ritratto di Cristoforo Colombo

Acquisizione:

Cevasco, Giovanni Battista 1862 Liguria/ GE/ Genova - donazione

Ambito culturale:

ambito italiano

Autore:

Bigordi, Ridolfo detto (del) Ghirlandaio

Tipologia:

dipinto

Epoca:

1520 - 1520 - XVI

Inventario:

3487

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 53,68; Larghezza: 47,63; Varie: Misure cornice in cm 68, 68

Tecnica:

olio su tela

Ultimi prestiti:

Esposizione universale - New York - 1939

Descrizione:

Il ritratto di Cristoforo Colombo, eseguito da Ridolfo, figlio di Domenico Bigordi detto il Ghirlandaio (1483-1561), è l'immagine che, con il tempo, si è affermata nell'immaginario collettivo come il volto del Navigatore. Il dipinto, venne reperito attorno alla metà dell'ottocento sul mercato antiquario di Firenze dall'artista genovese Giambattista Cevasco. Sul dipinto si è molto polemizzato nei decenni passati: in particolare si è ritenuto questo ritratto molto differente rispetto ai due tradizionali filoni iconografici colombiani, che si rifanno da una parte al dipinto della Collezione Gioviana (Musei Civici, Como) e dall'altra a quella di Sebastiano dal Piombo (Metropolitan Museum of Art, New York). Va considerato che, a partire dal primo quarto del XVI secolo, si affermano nella ritrattistica di personaggi famosi alcuni canoni formali comuni (il robbone di panno nero, la camicia bianca, il viso rivolto a sinistra). E' possibile che Ridolfo - basandosi anche sulla descrizione letteraria delle Historie di Ferdinando Colombo (il colorito acceso, i capelli precocemente imbiancati) - abbia ricavato così un ritratto di fantasia, ma che per le sue qualità formali era in grado di essere apprezzato. Le lettere e la posizione dell'iscrizione sono state paragonate a quella del ritratto di Cristofano dell'Altissimo, conservato alla Galleria Gioviana di Como, che per esteso titola "CRISTO:VS COLOMBO".

corsaletto

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Titolo dell'opera:

Corsaletto a botta

Ambito culturale:

ambito italiano

Autore:

Anonimo

Tipologia:

corsaletto a botta

Epoca:

1501 - 1600 - XVI

Inventario:

2957

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 45; Larghezza: 35

Tecnica:

acciaio- incisione

Ultimi prestiti:

ex museid

Descrizione:

Il corsoletto è un genere di corazza, in particolare più leggera di quelle ordinarie ed è solitamente sprovvista di spallacci o fianchi, che proteggeva soprattutto il petto e il ventre, in uso fino al sec. XVII. Gran parte dei pezzi di armature conservate dai Musei del Mare di Genova erano destinate alla difesa personale dei soldati imbarcati sulle galee della Repubblica. Ad esse erano richieste leggerezza e robustezza: dovevano reggere il colpo di un’archibugiata, la stoccata di una lancia o la freccia di una balestra. L’equipaggiamento era ridotto al minimo: il pettorale e il dorsale, vincolati sulle spalle da lacci in cuoio e tenuti insieme da una larga cintura di cuoio. A riparo della testa, il morione o la borgognotta.

Cristoforo Grassi "Veduta di Genova nel 1481"

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Titolo dell'opera:

Veduta di Genova nel 1481

Acquisizione:

1922

Autore:

Grassi, Cristoforo

Tipologia:

dipinto

Epoca:

1597 - 1597 - XVI

Inventario:

3486

Misure:

Unità di misura: m; Altezza: 2.22; Larghezza: 4.08

Tecnica:

tela- pittura a olio

Descrizione:

Il dipinto è la più famosa tra le opere che rappresentano la Genova medievale. Si tratta di una copia di un affresco andato perduto, che intendeva celebrare la realizzazione di un’opera monumentale come l’allungamento del Molo Vecchio. Nella parte centrale del dipinto è rappresenttoa il Molo Vecchio di Genova insieme all’antico faro. Gli fanno da corona l’arco portuale e la città che si affaccia a ventaglio su di esso. In basso uno stuolo di galee celebrano il ritorno di Paolo Fregoso – cardinale e doge di Genova – da Otranto, dove aveva partecipato alla spedizione contro i turchi che assediavano la città.

Sala Andrea Doria

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Tipologia:

Ambiente

SOMMERGIBILE "NAZARIO SAURO S 518"

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Tipologia:

Ambiente

MEMORIA E MIGRAZIONI

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Tipologia:

Ambiente

Galea

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Tipologia:

Ambiente

Filippo Parodi "Le Metamorfosi"

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Tipologia:

Scultura

Giovanni Battista Gaulli, Autoritratto

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Tipologia:

Dipinto

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