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Nella prestigiosa cornice del complesso monumentale di Sant’Ignazio, nel quartiere di Carignano, a pochi passi dal centro, l’Archivio di Stato di Genova conserva migliaia di documenti. Sono le carte prodotte dalle magistrature che si sono susseguite nel governo della città nel corso della sua storia a partire dall’XI secolo: il Comune, la Repubblica Aristocratica, l’Impero napoleonico, il Regno di Sardegna, il Regno d’Italia, la Repubblica Sociale Italiana, la Repubblica Italiana.
Altri importanti fondi archivistici sono l’Archivio della Casa delle Compere e dei Banchi di San Giorgio, alcuni archivi di famiglie private e gli atti rogati dai notai genovesi a partire dal 1154.
Queste carte costituiscono un patrimonio documentario di straordinaria importanza, che ammonta a circa 40 km lineari.
Grazie ai fondi archivistici conservati nell’istituto, è possibile ripercorrere oltre un millennio di storia di Genova e della Liguria, con documenti dal 952 fino ai giorni nostri. Nell’archivio si trovano testimonianze del ruolo cruciale assunto dell’antica Repubblica Marinara di Genova in epoca medioevale. Si passa dal più antico registro notarile esistente, quello del Cartolare di Giovani Scriba, che risale al decennio 1154 – 1164; al Libri Iurium, un manoscritto del XIII secolo che riporta il testo dell’iscrizione in lettere d’oro che i genovesi fecero porre nel 1105 sull’architrave dell’altare del Santo Sepolcro di Gerusalemme, elencando i privilegi ricevuti in Terrasanta dopo la Prima Crociata; alla lettera del 1199 dell’Imperatore bizantino Alessio III Comneno ai genovesi, inviata per far ripartire i rapporti diplomatici fra la Superba e l’Impero bizantino dopo un periodo burrascoso. Fra i documenti più curiosi troviamo la missiva dei Protettori di San Giorgio a Cristoforo Colombo per congratularsi con l’illustre concittadino per la scoperta dell’America, e il Testamento di Nicolò Paganini, anche lui genovese di nascita, con cui nel 1837 il violinista lasciava in eredità alla Città di Genova il suo famoso “Cannone”, il violino preferito.
Ingresso gratuito su prenotazione.
Il Civico Museo Biblioteca dell'Attore è uno dei pochi musei italiani dedicati al teatro e allo spettacolo.
Nato nel 1966 come settore del Teatro Stabile di Genova per conservare materiale teatrale, è oggi una fondazione per lo studio storico e critico del teatro, dell'arte scenica e delle condizioni dell'attore italiano.
La ricca biblioteca, specializzata in teatro, cinema e spettacolo, conta più di 44.000 volumi e 1.200 testate di riviste italiane e straniere. Nell’archivio sono conservati circa 72.000 mila autografi, 69.000 fotografie, 1.300 copioni; 4.000 tra bozzetti, figurini, caricature, disegni originali, manifesti, locandine, 62.000 ritagli stampa, più di 10.000 programmi di sala. I fondi librari e archivistici sono più di 70.
Visitando il Museo si possono ammirare gli studi di Gilberto Govi, Tommaso Salvini, Alessandro Fersen, Sabatino Lopez, assieme ad altre interessanti memorabilia. Un’importante collezione di costumi teatrali, appartenuti ad Adelaide Ristori, e il Teatrino Rissone, un teatrino di marionette dell’Ottocento, donato dalla famiglia Rissone-De Sica, sono in fase di riallestimento.
ORARI
Il settore Biblioteca è aperto
nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì
dalle 9,00 alle 13,00.
Per le visite guidate al Museo e l’accesso all’Archivio
è necessario prenotare.
Scopri le Genova Museum Card!
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Huangdi Neijing 黃帝內經
ambito cinese
libro
1801 - 1900 - XIX
MTPC3
Unità di misura: cm; Altezza: 20; Larghezza: 13; Profondità: 3
Cina
carta- inchiostro
Costruito nella forma di un dialogo tra il mitico Imperatore Huangdi (2698 - 2596 a.C.) e il suo primo ministro Qi Bo, il testo introduce i temi filosofici fondamentali della tradizione classica cinese, la visione simbolica della natura e del corpo, la dinamica relazione tra gli elementi per l’armonia della salute, la corrispondenza tra i "Cinque Movimenti" naturali e la teoria dello Yin e dello Yang, la via per l’integrità del corpo e della mente, l’analisi del Qi, i principali elementi di fisiologia e modelli di diagnosi e cura basilari quali la fitoterapia e l’agopuntura. Nella parte centrale del testo il corpo viene descritto come un "paesaggio naturale", organizzato nella forma di uno stato governato da un sovrano coadiuvato da funzionari, ministri e assistenti che devono agire in costante armonia e interrelazione per la protezione e la promozione della salute. Per una buona cura dell’integrità e della qualità della vita è necessario “conoscere il Dao”, sapersi “regolare secondo lo Yin e lo Yang”, saper vedere “il corpo e la mente completi”, curare la salute “prima del germogliare della malattia”; del medico che inizia la sua opera quando la malattia si è già sviluppata “di lui si dice che è un ignorante”. Edizione commentata dello Huangdi Neijng 黃帝內經, il Canone Interno dell’Imperatore Giallo, fondamento culturale della Medicina Tradizionale Cinese.
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Sede:
Comune di Genova - Palazzo Tursi
Via Garibaldi 9 - 16124 Genova
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