Joaquin Sorolla y Bastida "Ritorno dalla pesca"

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Titolo dell'opera:

Ritorno dalla pesca

Acquisizione:

Luigi Frugone 1953 Genova - legato

Autore:

Sorolla y Bastida, Joaquin

Tipologia:

dipinto

Epoca:

1904 - 1904 - XX

Inventario:

GAM 1589

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 45; Larghezza: 75

Tecnica:

olio su tela

Descrizione:

Nei primi anni del Novecento la pennellata di Sorolla diventa più sciolta, rapida e corposa e costruisce l’immagine per zone di luce e ombra, mosse da un segno spesso e serpentiforme, secondo una pittura che antepone le macchie di colore al disegno. In Ritorno dalla pesca l’artista ottiene effetti cromatici vibranti grazie ad una tavolozza in cui i colori ocra, azzurro e bianco si rincorrono in ogni elemento della rappresentazione; l’equilibrio cromatico e formale della composizione è animato dalla vasta porzione di ombra proiettata dalle figure e dall’imbarcazione sulla riva del mare in contrapposizione al chiarore del riverbero della luce sull’acqua e sulle altri parti che compongono il dipinto. Il dipinto raffigura alcuni pescatori che trascinano a riva una barca. L’impostazione della scena, che vede in primo piano a destra una figura in piedi in parte tagliata fuori dalla tela, prolunga esternamente l’azione, creando la suggestione dell’avanzamento reale della barca dal mare verso lo spettatore. L’azione si svolge in tarda serata, come indicano le ombre lunghe lasciate dai pescatori e dall’imbarcazione sulla riva, al rientro dopo una dura giornata di lavoro.

Signora con bambina

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Gli amici

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Ritratto della figlia con cappellino

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Pastorella al monte

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Francesco Paolo Michetti "Fanciulla abruzzese"

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Titolo dell'opera:

Fanciulla abruzzese

Acquisizione:

Lazzaro G.B. Frugone 1935 Genova - legato

Autore:

Michetti, Francesco Paolo

Tipologia:

dipinto

Epoca:

1880 - 1889 - XIX

Inventario:

GAM1553

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 48.5; Larghezza: 33.5

Tecnica:

olio su tela

Descrizione:

Nella raffinata e maliziosa "Fanciulla abruzzese", databile agli anni Ottanta dell'Ottocento per il tono decadente che la connota, l'artista si sofferma attentamente a descrivere il volto della bambina, la carnagione delicata, le ciocche dei capelli scomposti che coprono in parte la fronte, gli orecchini, i loro riflessi sulla collana di medagliette croci e semi, la veste bianca e il mazzolino di piccoli fiori dì campo; tutti elementi che acquistano un ulteriore risalto grazie al verde scuro della vegetazione del fondo. Si tratta di una figura ricorrente nelle opere dell'artista abruzzese, che fu amico e protettore di D'Annunzio, illustratore delle sue tragedie, e animatore di un colto cenacolo di artisti, letterati e musicisti nella sua dimora-atelier al Conventino di Francavilla sul Mare. Difficile l'identificazione della fanciulla raffigurata, anche se in altre opere di Michetti compaiono giovani figure assai simili a questa. La preziosità materica dell'opera ben si intona con la ricchezza decorativa della cornice che la inquadra, riccamente intagliata a volute e fogliami e che presenta al centro dei lati quattro cartigli con motivo a losanga, caratteristici della decorazione francese della metà del XVIII secolo. Tela rettangolare dipinta a olio contenuta in cornice lignea. Il soggetto è una bimba dai capelli biondi, spettinati e leggeri come una spuma, vestita a festa, con orecchini, collanina di semi, croci e medagliette al collo, e un mazzolino di fiori di campo in mano.

Pastorello in ciocie

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Piazza San Marco (1909)

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Laguna a S. Giorgio (1887)

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Laguna (1910)

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