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Strumento musicale
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Scultura
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L'amazzone
Luigi Frugone 1953 Genova
1906 - 1906
GAM1571
Unità di misura: cm; Altezza: 208; Larghezza: 128
L’opera, di grandissime dimensioni - misura più di 2 metri in altezza - è stata ripensata dall’artista nel corso degli anni. Nella prima versione il dipinto si presentava più sviluppato nella parte sinistra, dove il corpo del cavallo era totalmente delineato e arretrato sul fondo. L’artista tagliò poi la tela su tre lati, tra cui in altezza, eliminando una zampa, una parte del fianco e la punta delle orecchie del grande animale, mentre riduceva l’albero e il prato sul lato destro, inquadrando e spingendo in primo piano la scena grazie all’introduzione di una staccionata. Questo elemento, delimitando il primo piano occupato dal cane, che è separato dal piano occupato dalla donna e il suo cavallo, scandisce la scena che raggiunge così un'unità compositiva d’insieme di grande forza espressiva. L'amazzone raffigurata è la moglie di Tito, Lucia, accompagnata dal suo purosangue e dal levriero di famiglia, Furio, dopo una passeggiata a cavallo.
L’Archivio storico della Provincia di Genova dei Frati Minori Cappuccini conserva documentazione a partire dal 1538, anno in cui i frati giunsero, chiamati dall’amministrazione degli ospedali per occuparsi dell’assistenza ai malati.
Nel volgere di un secolo la Provincia aveva conventi diffusi su tutto il territorio ligure, da Sarzana a Mentone, per giungere a nord sino a Ovada e Voltaggio. Gli atti testimoniano l’attività di apostolato dei frati sul territorio, le missioni in Africa e Sudamerica e più in generale i rapporti con la popolazione e le istituzioni civili e religiose.
Le carte riflettono le vicende storiche di cinque secoli, con testimonianze dirette non solo sugli aspetti devozionali e le pratiche caritative, ma anche su opere d’arte, sui mutamenti politici e sociali e sulle ultime guerre mondiali. La tipologia documentaria è varia e consiste in corrispondenza, atti notarili, bolle pontificie, decreti, memorie, biografie di frati, registri di vestizioni, pratiche riguardanti l’edificazione e il restauro di chiese e conventi, fotografie. La consistenza complessiva è di circa 4000 unità archivistiche, tutte riordinate e inventariate con software CEIAr.
Gli inventari dei fondi archivistici dei conventi sono pubblicati sul sito dei beni culturali ecclesiastici www.beweb.chiesacattolica.it. Il fondo della Curia provinciale, contenente i più antichi atti relativi al governo della Provincia, alle missioni e alle vite di frati, non è ancora pubblicato, ma dispone comunque di un inventario informatizzato.
Ingresso gratuito su prenotazione.
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L'autunno
De Albertis Edoardo 8 marzo 1926 Liguria/ GE/ Genova
1925 - 1925
GAM0462
Unità di misura: cm; Altezza: 195; Larghezza: 45; Profondità: 54
Il grande bronzo, d'ispirazione michelangiolesca, era stato progettato per il padiglione italiano nell'Esposizione Internazionale di Arti Decorative e Industriali Moderne inaugurata nel 1925 a Parigi. L'opera reggeva l'architrave di ingresso alla sala dei liguri. La scultura corrisponde a quella poetica simbolista che aveva denotato tutta la produzione precedente dell'artista che, con Plinio Nomellini e C. Roccatagliata Ceccardi, era diventato un punto di riferimento per gli ambienti culturali e artistici della città. Una delle realizzazioni più importanti dello scultore rimane la sala dell'"Arte del Sogno" progettata per la VII Biennale di Venezia del 1907, con la collaborazione dell'amico Nomellini, Galileo Chini e Gaetano Previati: essa è massima espressione della creazione di un ambiente in cui si fondono scultura, pittura e arti applicate.
Le raccolte documentarie conservate nell’Archivio dell’Istituto rappresentano un indispensabile punto di riferimento per la ricerca storica.
Creato da Arturo Codignola, con criteri in oggi non più rispondenti ai dettami della dottrina archivistica contemporanea - intere serie di documenti vennero in allora sottratte all’Archivio Storico del Comune -, fu sottoposto ad una prima catalogazione realizzata con rigore scientifico ad opera di Bianca Montale, negli anni in cui fu direttrice dell’Istituto Mazziniano (1956-1970).
Nel corso del 2011, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è stato portato a compimento il progetto di ricognizione e schedatura informatizzata della documentazione, promosso dalla direzione dell’Istituto in collaborazione e sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza archivistica per la Liguria, e interamente finanziato dal Ministero dei Beni Culturali.
Nel corso del 2017 è stato completato il progetto denominato "Censimento e valorizzazione delle fonti relative alla Prima Guerra Mondiale conservate nelle collezioni documentarie e iconografiche dell’Istituto Mazziniano - Museo del Risorgimento di Genova", finanziato nell’ambito dell’avviso pubblico per la selezione di iniziative culturali commemorative della Prima Guerra Mondiale, emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale (Legge 27 dicembre 2013, n. 147, art.1, comma 309).
Scarica l'inventario dell'Istituto Mazziniano
Consulta il materiale relativo alla Grande Guerra
Consulta la banca dati del fondo documentario relativo al Legato Itala Cremona Cozzolino, digitalizzato dall'Università di Milano, Dipartimento di Matematica sul sito www.luigi-cremona.it
Inventario Archivio Istituto Mazziniano aggiornato al novembre 2021
Accessibilità per disabili motori
L'Archivio è disponibile per valutare ogni singola richiesta e trovare una soluzione appropriata.
Ingresso gratuito su prenotazione.
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Decorazione ad affresco
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Dipinto
Sede:
Comune di Genova - Palazzo Tursi
Via Garibaldi 9 - 16124 Genova
C.F. / P.iva 00856930102
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