Museo Diocesano
Incastonato tra la Cattedrale di San Lorenzo e Palazzo Ducale, il Museo Diocesano è uno dei luoghi del cuore di Genova. In una strada secondaria rispetto ai percorsi consueti - via Tommaso Reggio - entrando nel Museo, si scoprono un edificio e opere d’arte inattese e sorprendenti: un chiostro medievale ricco di affreschi e costruito su un’antica domus romana e un patrimonio di dipinti e sculture, tessuti, codici miniati, argenti, reliquari, strumenti musicali e una iniziale sezione archeologica, per raccontare la storia artistica della città.
L’edificio che ospita il museo presenta una struttura complessa e articolata, risultato dei numerosi interventi che si sono succeduti nel tempo: eretto come residenza dei Canonici della Cattedrale nella seconda metà del XII secolo, in un’area oggetto di insediamenti già in età romana, somma e lascia visibili interventi dei secoli successivi consegnandoci un manufatto architettonico estremamente interessante, di per sé motivo di visita.
ll percorso museale segue un ordinamento cronologico su quattro piani, intervallato da sale a tema, tra le quali, unica al mondo, quella dei Teli della Passione cinquecenteschi su tessuto jeans.
La collezione del Museo Diocesano è composta per lo più da opere provenienti da chiese della diocesi: solo una minima parte è pervenuto tramite donazioni o appartiene al Museo, che si incarica quindi della sua conservazione, tutela e valorizzazione.
Mostre ed eventi
25 Aprile 2025
25 Aprile 2025
01 Maggio 2025
01 Maggio 2025
24 Aprile 2025
04 Maggio 2025

Euroflora 2025 nei musei
13 Marzo 2025
08 Maggio 2025
25 Aprile 2025
30 Giugno 2025
Le 10 meraviglie
Nel ricco patrimonio del museo vi sono opere che non solo raccontano come sono state create, da chi e per quale fine - ossia i dati tradizionalmente legati alla lettura di un’opera d’arte - ma anche tali da farci scorgere il filo continuo che persiste tra il passato e il nostro presente.
Una sala unica al mondo è quella che conserva i Teli della Passione, in comodato dal Ministero per i Beni e le attività culturali e per il Turismo: quattordici grandi teli di lino tinti con indaco e dipinti a biacca che costituivano un apparato effimero per la Settimana Santa e raffigurano scene della Passione di Cristo. Sono opera di artisti di diverse epoche, a partire da maestri cinquecenteschi che si ispirano alle incisioni di Dürer, e dunque considerati gli antesignani dell'utilizzo del tessuto jeans, che, come noto, viene utilizzato per la prima volta a Genova e alla città deve il suo stesso nome.
Palazzo Spinola
Patrimonio dell'Umanità UNESCO
Un palazzo situato nel cuore del centro storico cittadino inserito dalla fine del Cinquecento nel sistema dei Rolli. Palazzo Spinola, il cui percorso espositivo conduce il visitatore alla scoperta dei suoi lussuosi ambienti sei e settecenteschi, impreziositi da affreschi e arredi, tessuti e porcellane orientali, è un susseguirsi di spazi in cui è ancora esposta una quadreria storica tra le più rilevanti della città, la cui visione consente di immergersi in quell’atmosfera ricercata e preziosa che connotava il gusto della nobiltà della Superba.
Un itinerario arricchito dalla possibilità di scoprire ambienti inaspettati, come le cucine storiche ottocentesche o la piccola ma elegantissima Galleria degli Specchi.
I due piani nobili conservano lo straordinario patrimonio artistico stratificatosi di generazione in generazione grazie all'accurato mecenatismo messo in campo dai proprietari che, nel corso dei secoli, si sono susseguiti. Si ha così un prezioso esempio di modello abitativo aristocratico in cui predomina, al primo piano, l'aspetto seicentesco legato ai Grimaldi e ai Pallavicino, al secondo il segno forte del rinnovo settecentesco voluto da Maddalena Doria Spinola.
Gli ultimi due piani del palazzo ospitano la Galleria Nazionale della Liguria con dipinti, sculture, ceramiche, oggetti d’arredo che progressivamente incrementano con donazioni o acquisti dello Stato Italiano le ricche collezioni.
Per maggiori informazioni si rimanda al sito di Palazzo Spinola
https://palazzospinola.cultura.gov.it/.
Le 10 meraviglie
Affreschi, stucchi, dipinti, sculture e preziosi arredi accompagnano la scoperta di una delle case-museo meglio conservate e più emblematiche in città.
Alle opere collezionate dalle famiglie proprietarie e ancora eccezionalmente conservate nel palazzo a cui erano destinate in origine - come il Ritratto di Ansaldo Pallavicino di Van Dyck o le grandi tele del salone del secondo piano nobile di Giovanni Benedetto Castiglione e Luca Giordano, si aggiungono quelle che sono frutto di recenti acquisti dello Stato italiano: dall'Ecce Homo di Antonello da Messina al Ritratto di Gio. Carlo Doria di Rubens.
Museo di Palazzo Reale
Patrimonio dell'Umanità UNESCO
Il Palazzo Reale di Genova è uno dei più belli d'Italia.
La Reggia ha conservato intatti i suoi interni, completi di mobili e arredi originali e opere d'arte di primissima qualità.
Le collezioni della dimora-museo comprendono beni delle famiglie nobili che la hanno costruita e abitata, arredandola e rinnovandola nel corso dei secoli. Ai primi proprietari, i Balbi, si deve l’acquisizione di capolavori nel Seicento ancora presenti nei sontuosi ambienti del Gran Piano Nobile; ai Durazzo, mecenati illuminati che resero magnifico il palazzo nel Settecento, si devono molte trasformazioni; alla famiglia dei Savoia si deve l'ultima trasformazione in reggia, ancora oggi pienamente leggibile.
Come accade di rado, la dimora passata da una famiglia patrizia all'altra, superando guerre e trasformazioni epocali, riesce a far rivivere la storia di secoli. I grandi dipinti con capolavori di Veronese e Van Dyck, ma anche gli elementi di arredo con pregiati pezzi di ebanisteria, aiutano a ricostruire la vita degli antichi proprietari.
Ma non solo: la visita, oggi come un tempo per chi intraprendeva il Grand Tour, è un viaggio anche nella storia della città e della sua ricchezza presentando alcune prove di come la si sia trasformata in bellezza: la Galleria degli Specchi racconta del gusto infallibile dei Genovesi, del loro cosmopolitismo, dei rapporti diretti e intensi con i mercati, le residenze e gli artisti del resto d'Europa.
Visitando gli interni - con le collezioni di sculture, le quadrerie, marmi e stoffe preziose, legni dorati e lampadari di cristallo - e degli esterni - il giardino pensile e terrazze - il visitatore rivive atmosfere grandiose o più intime e indimenticabili panorami sul porto.
Mostre ed eventi
25 Aprile 2025
25 Aprile 2025
08 Aprile 2025
29 Aprile 2025
01 Maggio 2025
01 Maggio 2025
06 Marzo 2025
29 Giugno 2025
Le 10 meraviglie
Dipinti, sculture, arazzi e preziosi arredi tra mobili, porcellane e argenti, accompagnano la scoperta della magnificenza di uno dei palazzi più significativi ed emblematici della città. Tra i grandi nomi si segnalano, per i dipinti, quelli di Veronese, Tintoretto, Rubens, Van Dyck e Luca Giordano; per la scultura Filippo Parodi e Francesco Maria Schiaffino.
Oltre alle opere, è degna di nota la decorazione degli ambienti: dalle volte affrescate dai maestri del barocco genovese da Valerio Castello a Giovanni Battista Carlone, al lusso del secolo successivo, dalla scenografica Galleria degli Specchi agli affreschi di Domenico Parodi.
Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti
In pieno centro cittadino, affacciato su piazza De Ferrari, lo storico edificio dell’Accademia Ligustica, fondata nel 1751, conserva anche il suo museo: una collezione di opere giunte per acquisto o donazione nel corso della storia bisecolare dell’istituzione.
Il patrimonio artistico dell’Accademia comprende dipinti, disegni, stampe, matrici calcografiche, calchi in gesso, sculture in bronzo e in marmo, elementi architettonici in pietra, bozzetti in gesso e terracotta, ceramiche, un fondo di fotografie e di lastre fotografiche, volumi d’arte, arredi storici e medaglie.
La collezione più importante è tuttavia costituita dalla pinacoteca, un'esemplare antologia che costituisce nel suo complesso una significativa testimonianza dell’arte in Liguria dal XIV al XXI secolo.
Le 10 meraviglie
La ricca collezione dell'Accademia Ligustica conserva preziosi “fondi oro” e capolavori dei grandi maestri della scuola genovese tra Cinque e Seicento, da Luca Cambiaso a Bernardo Strozzi e Domenico Piola, accanto a opere ottocentesche di Alfredo Luxoro, Ernesto Rayper, Alfredo D’Andrade, Serafino De Avendano, Antonio Varni.
Per il Novecento si segnalano le opere di Rubaldo Merello, Plinio Nomellini, Giuseppe Cominetti, Matteo Baroni.
Clicca qui per visualizzare l'immagine

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Clicca qui per visualizzare l'immagine
Oggettistica

Clicca qui per visualizzare l'immagine
Dipinto
Seguici su Facebook
Seguici su Tripadvisor
Seguici su Instagram
Seguici su Twitter