Il posto che l’uomo occupa nella natura è una costruzione culturale, come la rappresentazione del mondo, del corpo e della salute, peculiare a ogni società umana. Tanto la salute quanto le malattie, quanto i diversi sistemi terapeutici adottati, sono profondamente influenzati/condizionati dagli ambienti nei quali si sviluppano.
Nei diversi ambienti, individui e popolazioni hanno cercato gli elementi essenziali per la propria esistenza e per il mantenimento e la promozione del proprio benessere: dagli alimenti alle sostanze che prevengono o curano le malattie, adottando differenti strategie terapeutiche in funzione della loro cultura e delle loro strutture sociali, anche in relazione alle caratteristiche climatiche, geologiche, faunistiche, fito-geografiche.
L’etnomedicina è lo studio dei sistemi medici di prevenzione e cura delle diverse popolazioni umane, in relazione con le loro "culture" e con i loro "ambienti".
Tenendo conto nello stesso tempo tanto i criteri oggettivi della visione scientifica occidentale (attraverso, ad esempio, indagini di laboratorio volte all’identificazione dei "principi attivi" contenuti in medicinali della farmacopea storica e di etnie diverse) quanto le differenti dimensioni di percezione, funzione e visione simbolica delle condizioni stesse di salute e malattia socialmente e culturalmente determinate.
Sezione a cura di Celso, Istituto Studi Orientali.