Mobile a intarsio

Kazaridana o scaffale giapponese a intarsio

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Titolo dell'opera:

Mobile a intarsio

Acquisizione:

Enrico A. D'Albertis 1932

Tipologia:

armadio

Epoca:

XIX - 1875 - 1880

Inventario:

C.D.A 1583

Misure:

Tipo di misura: altezzaxlarghezzaxspessore; Unità di misura: cm; Valore: 171x72x32

Provenienza (nazione):

Giappone

Tecnica:

Legno a intarsi policromi.

Utilizzo:

Arredo

Descrizione:

Struttura lignea a ripiani, sportelli e cassetti, rivestita da intarsi lignei eseguiti con diverse essenze in vari colori naturali, in un vasto repertorio ornamentale di motivi geometrici e floreali. Questo interessante elemento di mobilio fu probabilmente acquistato dal Capitano d’Albertis durante il suo primo Giro del Mondo, negli anni 1877-1878. Rappresenta la piena evoluzione tecnica del pregevole intarsio ligneo a mosaico yosegi zaiku 寄木細工 tradizionalmente praticato fin dal 1635, cioè dall’inizio del periodo Edo (1600 - 1867), ad Hakone, cittadina situata sull’omonimo lago nei pressi del Monte Fuji, nella provincia di Odawara. Alimentato dalle immense riserve di legname pregiato del boscoso territorio circostante, questo artigianato artistico trae origine dalle antiche abilità e dalla cultura specifica dei carpentieri, falegnami e intarsiatori giapponesi che nel secolo VIII entrarono in contatto per la prima volta con i manufatti decorati a intarsio importati per i sovrani nipponici dalla Cina d’epoca Tang (618-906).