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Recipiente per acqua
E. A. D'Albertis 1932
contenitore
XIX 1851 1900
C.D.A.1100
Fiji
Per la modellatura veniva usata argilla mista a sabbia per rendere più consistente il materiale; successivamente si procedeva alla decorazione, che poteva essere incisa, impressa con bastoncini di legno o con le dita o anche con applicazione di palline o bastoncini di argilla. Subito dopo la cottura, che veniva fatta all'aperto, il vaso ancora caldo veniva spalmato di resina liquida chiamata "makadre", tratta da una varietà di pino locale
Contenitore per l'acqua Serviva per bere a garganella, tenendo in alto il recipiente, senza accostarlo alle labbra, e lasciando zampillare il liquido direttamente in bocca. Vita quotidiana
Vaso in ceramica costituito da quattro camere di forma ovale dalle estremità appuntite, rappresentanti probabilmente delle canoe o delle tabua, unite tra loro alla base e collegate da una serie di anse incrociate, con la superficie decorata da piccole protuberanze applicate rappresentante una stella marina. Ogni camera ha fondo piatto e presenta sulla superficie una decorazione di linee diagonali incise e delle piccole protuberanze. Le due estremità del recipiente sono forate per la fuoriuscita dell'acqua.